Ponte, per Giovannini il vecchio progetto è superato; il tema è già parte della campagna elettorale

di Michele Bruno – “Il progetto sul collegamento sullo stretto di Messina non è più attuale, il finanziamento va ripensato a carico della finanza pubblica. Ci possono essere alternative con un ponte a tre campate più vicino a Reggio Calabria e Messina, bisogna farne uno nuovo, ci penserà Rete Ferroviaria Italiana in modo che la politica possa prendere una decisione finale”.

Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, lo ha detto a Cusano Italia Tv, nel corso della trasmissione Dire Donna Oggi, qualche giorno fa. Il Ministro ha affrontato il tema delle infrastrutture italiane nel suo complesso.

“Abbiamo iniziato ad attuare la Legge di Bilancio sulle ferrovie, manutenzione sulle strade, che non erano comprese nel Pnrr, e sull’idrico con 3.8 miliardi – ha detto – Dietro questi progetti c’è il dibattuto in Parlamento sulla riqualificazione urbana. Oggi mi sento di dire ‘mai più opere incompiute’. Tutti i progetti devono essere completati entro il 2026 e devono entrare in funzione”.

“In questi anni abbiamo l’obbligo di cambiare l’Italia- dice Giovannini – Il Pnrr rappresenta un vero e proprio booster per realizzare alcune opere, come ad esempio l’alta velocità sulla Salerno-Reggio Calabria. Sulla Brescia-Padova completare la T orizzontale dell’alta velocità del nord, inoltre le traversali Roma Pescara e Napoli-Bari. La Orte-Falconara per connettere Tirreno e Adriatico. E in Sicilia la Palermo-Catania-Messina. Ci sono poi tanti investimenti regionali con i rinnovi dei treni. La cura del treno è ormai una realtà. Vogliamo collegare in senso europeo l’Italia. Pochi avrebbero

scommesso sul raggiungimento da parte del Governo dei 51 obiettivi tra riforme e obiettivi del 2021″. “Abbiamo stanziato 61 miliardi di spesa per migliorare il Paese, acquistare treni innovativi a idrogeno e non solo, altri 40 miliardi sono stati definiti dalla legge di bilancio per i prossimi 10-12 anni”, aveva concluso Giovannini.

Sul tema del Ponte in questi giorni è stato soprattutto il candidato a Sindaco della sinistra radicale Gino Sturniolo ad accendere i riflettori, accusando il centrosinistra di non essere d’accordo sul tema e rivendicando che la lista Messina in Comune è l’unica forza politica in grado di esprimersi chiaramente contraria.

Alla domanda in merito a questo intervento di Sturniolo, nella nostra trasmissione “Radar – Echi dalla politica” (qui), abbiamo chiesto al candidato del Centrosinistra Franco De Domenico di rispondere.

Per De Domenico si tratta di un dibattito stucchevole:

“Il Sindaco di Messina non potrà incidere sul tema, – ha affermato De Domenico – perché spetta allo Stato decidere sull’opera. Dal canto nostro abbiamo già superato le divergenze interne alla coalizione su questo tema, perché da sempre se ne parla senza che si sia arrivati alla realizzazione dell’opera, e la priorità è discutere sullo sviluppo di Messina in futuro e su ciò che il prossimo Sindaco potrà concretamente fare. Non c’è unanimità sul tema in coalizione, ne prendiamo atto ed andiamo oltre”. 

 

 

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