Articolo Uno a congresso a Messina, elezioni e collocazione nazionale

di Michele Bruno –  Si è svolto oggi alla Chiesa di Santa Maria Alemanna il congresso provinciale di Articolo Uno a Messina, che porterà al rinnovo delle cariche locali interne al partito.

Per gli attivisti si tratta di un momento di riflessione sia su quanto accade al livello nazionale che provinciale.

Nella sua introduzione il segretario provinciale Domenico Siracusano ha fatto un’analisi che ha toccato la guerra e i temi geopolitici, e la collocazione del soggetto politico nell’ambito della politica nazionale. Assieme a lui al tavolo Maria Flavia Timbro, deputata alla Camera per il partito.

Siracusano traccia la necessità di una sinistra che vada oltre il neoliberismo, che porti un’idea di Italia, rappresenti il lavoro, lotti per i diritti e i giovani, contro le mafie ma senza fare giustizialismo.

La crisi generale della sinistra in Europa è evidente per il segretario, con poche eccezioni, forse quella della Penisola iberica.

Articolo Uno nasceva per costruire una forza di sinistra radicale ed allo stesso tempo di governo alternativa al modello del Partito Democratico.

Ma Siracusano lancia una critica alla dirigenza nazionale:

“forse questo sforzo non è stato compiuto fino in fondo”. E molti sono i dubbi sulla mozione congressuale nazionale presentata dal Ministro Roberto Speranza, segretario nazionale del partito.

Si vuole evitare una confluenza diretta nel Partito Democratico, come auspicato al livello nazionale, senza che ci siano prima degli spazi di dibattito interno in merito.

L’invito ai militanti provinciali è infatti di astenersi.

A Roberto Speranza viene però attribuito il merito di aver ridato vita nelle ultime esperienze di Governo al Sistema sanitario nazionale e ai suoi servizi.

Si è parlato dei fatti della Città e della Provincia.

Un passaggio è stato dedicato all’Area tirrenica, con riferimento chiaro alla Raffineria di Milazzo, dove industria e lavoratori si sono trovate contro i movimenti ambientalisti, nella condizione di scegliere tra ambiente e posti di lavoro. Da questo la necessità di superare questa contrapposizione, senza chiudere perdendo posti di lavoro, ma nemmeno lasciando tutto così com’è.

Sono state trattate inoltre altre questioni di cui si è occupato il partito nella Provincia, come il punto nascita di Sant’Agata, le problematiche dei lavoratori Blujet che ancora continuano la loro vertenza.

E ovviamente ci sono i nodi elettorali.

Se ormai la strada per il centrisinistra è tracciata sul nome di Franco De Domenico, con soddisfazione per l’accordo raggiunto, per Siracusano e Articolo Uno in Sicilia
Claudio Fava è l’unica candidatura in campo per il centrosinistra, ma “se ci saranno altre candidature nella coalizione faremo le primarie” afferma il segretario provinciale.

Molti i presenti tra le realtà politiche, sociali e sindacali, tra cui alcuni intervenuti sul palco.

Tra i personaggi pubblici presenti Giovanni Marstroeni, segretario generale di Cgil,

Michele Barresi, segretario di Uiltrasporti, Barbara Floridia, sottosegretario all’Istruzione M5S nel Governo Draghi, alcuni dei ragazzi dello spazio generazionale Messinerà, Rosario Duca, segretario di Arcigay Messina, Felice Calabrò, consigliere comunale del Partito Democratico, Tiziana Tracuzzi di Libera a Messina, Daniele Ialacqua per Cambiamo Messina dal Basso, Patrizia Majorana di Arci Thomas Sankhara, ma soprattutto proprio il candidato Sindaco Franco De Domenico.

 

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