di Michele Bruno – Non è un pesce d’Aprile, da oggi finisce lo Stato d’emergenza dovuto alla pandemia Covid e cadono molte delle misure restrittive finora messe in campo dal Governo Draghi.
Si tenta di convivere con il Covid e di passare, al livello politico-legislativo, dal trattare il virus non più come una pandemia, di entrare nella fase endemica.
Partiamo dalla novità più attesa. Da oggi non serve più avere il Super Green Pass (vaccinazione o guarigione avvenute) per sedersi ai tavoli esterni di bar e ristoranti e per utilizzare i mezzi pubblici locali o regionali. Su aerei, treni, navi e traghetti basta il Green Pass base (tampone negativo), così come per accedere ai ristoranti al chiuso. Per entrare negli uffici pubblici, così come nei negozi, non è più richiesta l’esibizione del pass. Non servirà nemmeno per i negozi, banche e poste, alberghi e b&b, per andare dal parrucchiere e dal tabaccaio, ristoranti all’aperto, per praticare sport outdoor mentre sarà ancora necessario per consumare all’interno dei locali.
Bisogna invece continuare, fino al 30 aprile, a presentare il Super Green Pass in cinema, teatri e concerti, dove è anche obbligatorio indossare la mascherina Ffp2. Lo stesso obbligo di certificazione verde rafforzata vale per piscine e palestre. Allo stadio serve un Green Pass base per gli eventi all’aperto e la versione rafforzata per quelli al chiuso. Fino al 30 aprile sarà ancora necessario anche per banchetti di nozze e feste di compleanno, centri benessere e discoteche, convegni e congressi, assistere a concerti ed eventi sportivi al chiuso.
Fino al 30 aprile è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2 sui mezzi di trasporto (aerei, treni, autobus, servizi di noleggio con conducente, impianti di risalita), agli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati e agli eventi e competizioni sportive. Negli impianti sportivi si tornerà alla piena capienza.
Da oggi è possibile per tutti, compresi gli over 50, andare al lavoro con il Green Pass base, ed è sufficiente indossare la mascherina chirurgica.
Rimane fino al 31 dicembre 2022 l’obbligo vaccinale per gli esercenti, le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle Rsa, pena la sospensione. Fino alla stessa data rimane il green pass per visitatori in RSA, hospice e reparti di degenza degli ospedali.
Anche per il personale scolastico rimane l’obbligo di vaccinazione, fino al 15 giugno. Chi non è immunizzato può lavorare comunque da oggi, ma solo se non entra in contatto con gli studenti.
Forze dell’ordine e militari, come gli over 50, devono vaccinarsi fino al 15 giugno. Ma anche loro da oggi possono tornare a lavorare se in possesso di un Green Pass base.
Finisce il sistema delle zone colorate con restrizioni diverse per le diverse Regioni.
Fino al 30 giugno i dipendenti di aziende nel settore privato potranno continuare a lavorare in smart working.
Da oggi la misura dell’isolamento si applica solo a chi ha contratto il Covid, mentre chi ha un contatto stretto con un positivo può optare per l’auto sorveglianza, ovvero indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni dall’ultimo contatto ed effettuando un test se dovessero comparire dei sintomi.
A scuola, con almeno quattro casi tra gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e docenti, educatori e bambini che abbiano superato i sei anni devono usare la mascherina Ffp2 per 10 giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo.
In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato.
Gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, in isolamento per infezione da Covid, possono seguire l’attività scolastica nella modalità di didattica digitale integrata. Si torna a scuola dimostrando di aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.
Il generale Francesco Paolo Figliuolo non è più Commissario straordinario per l’emergenza Covid, e al posto della sua struttura c’è la nuova Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, che opererà fino al 31 dicembre 2022. Dal 2023 tutte le incombenze in materia Covid saranno lasciate al ministero della Salute.
A dirigere l’Unità è il maggior generale dell’Esercito Tommaso Petroni, che continua ad agire con i poteri attribuiti al Commissario straordinario. L’Unità è composta da una parte del personale della struttura di supporto alle attività del commissario straordinario e da personale in servizio al Ministero della Salute.
Cessano i poteri emergenziali anche per il Capo della Protezione Civile e sono attribuiti di poteri per gestire il rientro alla normalità.