Nel corso della notte, i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Messina, dal G.I.P. presso il locale Tribunale, nei confronti di un 18enne, pregiudicato, originario del quartiere di “Fondo Fucile”, sul cui conto il GIP ha riscontrato gravi indizi di colpevolezza del delitto di tentato omicidio.
Al riguardo s evidenzia che il procedimento si trova nella fase delle “indagini preliminari” e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.
L’attività investigativa è il risultato di una mirata attività investigativa sviluppata dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Messina Centro, coordinata dalla Procura della Repubblica peloritana, ed avviate a seguito dell’accoltellamento, avvenuto nella nottata del 23 gennaio u.s. nella centralissima via Garibaldi, nei pressi del Duomo, perpetrato ai danni di una coppia di giovani (un 24enne e di una 20enne, entrambi messinesi), nel corso di una rissa tra diverse persone. Nella circostanza, il giovane veniva ricoverato in prognosi riservata al locale Policlinico Universitario, per la profonda ferita da coltello patita, mentre la ragazza, attinta alla gamba, dopo le prime cure all’Ospedale “Piemonte”, veniva dimessa con una prognosi di sette giorni.
Le indagini – corroborate dai riscontri effettuati sulla cerchia dei soggetti presenti al momento del fatto di sangue e in vario modo “vicini” alla persona offesa – hanno consentito di ricostruire non solo le fasi salienti del delitto ma anche di dare un nome ed un volto al presunto autore del fatto. In particolare l’odierno indagato si sarebbe recato sul luogo del ferimento armato di un coltello e, al culmine di una lite, avrebbe colpito all’addome, con un fendente potenzialmente letale per la vittima, il giovane 24enne, successivamente soccorso da alcuni amici e poi accompagnato in ospedale.
L’efferato episodio, avvenuto nell’arco notturno di un fine settimana, nel cuore della movida messinese, popolata da numerosi giovani, aveva destato un significativo allarme sociale ed è stato ripreso e sfavorevolmente commentato dalla cittadinanza quale episodio di degrado sociale. Pertanto, l’odierno provvedimento cautelare rappresenta un segno, da più parti atteso, di efficace risposta istituzionale a tali episodi di disdoro.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato al carcere di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.