di Michele Bruno – E’ arrivato, dopo quello di Gaetano Giunta, Presidente della Fondazione di Comunità di Messina, anche quello definitivo, dovuto a motivi personali, e già anticipato in passato, di Valentina Zafarana, deputata regionale M5S.
Il rifiuto era già chiaro, ma la forte condivisione ed unità di intenti della coalizione sui due nomi portava a far sperare sulla possibilità di strappare un si (si legga qui).
Allora è punto e a capo, riparte la ricerca del candidato Sindaco per il Centrosinistra. Tuttavia resta la certezza di una forte unità di intenti tra i soggetti politici e le realtà civiche alleate, un’unità che vale soprattutto sul metodo di ricerca che aveva portato ai due nomi, e che adesso pare ancora più chiara sulla scelta di una figura espressamente politica.
Sono in gioco un po’ tutte le figure istituzionali della coalizione adesso. In pole i consiglieri comunali del Partito Democratico, come Felice Calabrò e Alessandro Russo. Prende sempre più piede, anche più dei colleghi uomini, il nome di Antonella Russo, per puntare ancora su una figura femminile e sul concetto di valorizzare le pari opportunità in Città. Sembra che tutti e tre abbiano dato la propria disponibilità.
D’altronde è più di una suggestione l’idea lanciata dalla referente nazionale di Più Europa Palmira Mancuso, di una squadra di governo tutta di donne.
Perdono terreno i nomi dei segretari cittadino e provinciale Franco De Domenico e Nino Bartolotta.
Anche il M5S può puntare ancora a proporre un suo nome, ma ha già perso una prima possibilità. Sicuramente da considerare figure istituzionali come il deputato nazionale Francesco D’Uva, la senatrice Grazia D’Angelo e la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia, ma è da vedere la loro disponibilità.