«Grazie ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), l’isola di Salina potrebbe vedere sorgere un centro periferico della Casa di Comunità che, unitamente a una Centrale Operativa Territoriale, è già stata prevista nell’Isola di Lipari. Parte del personale impiegato in questa struttura verrebbe così dedicato e collocato stabilmente nella struttura di Santa Marina Salina e potrebbe servire i 3 comuni dell’isola. Stamattina ho lanciato questa proposta in commissione Sanità dell’Ars alla presenza dell’assessore competente, il quale ha confermato la fattibilità e l’opportunità della proposta. Il mio obiettivo è che si possa finalmente dare una risposta efficace e concreta alla domanda di sanità che arriva dalle isole minori». E’ quanto afferma in un comunicato stampa il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle , Antonio De Luca.
«La scorsa settimana – spiega l’on. Antonio De Luca – si era già concordato di realizzare, sempre con i fondi del Pnrr sanitario, una centrale operativa territoriale ed una casa di comunità nell’isola di Lipari , da far sorgere in un terreno di proprietà dell’Asp di Messina. Stamattina ho integrato quella proposta chiedendo di dar vita anche ad un centro periferico (anche detto “centro spoke”) della casa di comunità di Lipari a Santa Marina di Salina , trovando massima apertura da parte dell’assessore. Mi auguro che presto si passi dalle parole ai fatti, visto che le risorse non mancano e che in passato molti attori della sanità siciliana e messinese hanno promesso ingenti investimenti a Lipari e su quel terreno, ma nulla di tutto ciò che era stato assicurato è stato mai realizzato».
« Il Pnrr sanitario – continua il parlamentare regionale – se attuato integralmente consentirà nella provincia di Messina di realizzare 6 Ospedali di Comunità, 7 Centrali Operative Territoriali e 20 Case di Comunità. Queste ultime, in particolare, sono strutture che prevedono un approccio sanitario multidisciplinare coordinato con azioni di carattere sociale e di integrazione sociosanitaria. In queste strutture sarà possibile fornire tutti i servizi sanitari di base, con la presenza del medico di Medicina Generale e del pediatra, coadiuvati da infermieri di famiglia, specialisti ambulatoriali e altri professionisti sanitari quali logopedisti, fisioterapisti, dietologi, tecnici della riabilitazione e altre figure . Nelle Case della Comunità è inoltre prevista la presenza degli assistenti sociali, che rafforzerà il ruolo dei servizi sociali territoriali».
«Continuerò a lavorare incessantemente – conclude il deputato pentastellato – per dare il prima possibile alla popolazione eoliana, che da decenni vive un vero e proprio isolamento sanitario, un modello di sanità pubblica credibile ed efficiente a cui affidarsi, atteso che i governi regionali che si sono succeduti sino ad oggi non hanno fatto praticamente nulla».