Navi Iginia e Messina ferme, interrogazione di Angela Raffa al Ministro Giovannini

La parlamentare messinese della commissione trasporti, Angela Raffa, presenta un’interrogazione sull’attuale situazione di disagio nel servizio di traghettamento treni sullo Stretto di Messina al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, premettendo che:

Il 25 ottobre 2018, in Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni è stato espresso parere sul Contratto di Programma parte Investimenti tra Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in cui venivano stanziati 126 milioni di euro per l’acquisto di due nuove navi traghetto per il trasporto treni tra la Sicilia e la Calabria così da garantire la continuità territoriale ed interrompere lo smantellamento del servizio che per anni ha subito il trasporto sullo Stretto di Messina;

nel Luglio 2013 era già entrata in servizio nello Stretto di Messina la nave denominata ‘Messina’, che affiancava le navi Scilla e Villa degli anni ’80;

in data 6 novembre 2021 arriva al porto di Messina per prendere servizio sullo stretto la nuova nave Iginia di Rfi;

nel mese di Dicembre del 2021 Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., facendo seguito a quanto stanziato nel sopracitato contratto di programma, commissionava ai cantieri navali spagnoli Hijos De J. Barreras progettazione e realizzazione della seconda nave traghetto, una motonave tipo Ro-Ro monodirezionale ibrida dotata di un sistema elettrico ad emissioni zero nei porti di ormeggio (grazie ai pannelli solari posti sulla nave) e di alimentazione Dual Fuel (Gas/Diesel) per la riduzione delle emissioni inquinanti;

dal suo arrivo la nuova nave Iginia è sempre rimasta ormeggiata a Messina Marittima, senza mai entrare in servizio, a causa di pastoie burocratiche connesse alle procedure di messa in servizio, come dichiarato dall’ing. Giuseppe Marta, direttore della Divisione Produzione Navigazione di Rete Ferroviaria Italiana;

la nave Messina dal 17 dicembre 2021 si trova in bacino per lavori di manutenzione ciclica;

di conseguenza, al momento, il servizio di traghettamento dei treni per la continuità territoriale della Sicilia viene garantito, come avveniva negli anni ’80 del secolo scorso, dalle navi Scilla e Villa già in servizio da ben 36 anni;

sulle navi ferroviarie Scilla e Villa, per ordinanza dell’autorità marittima, tutti i viaggiatori sono obbligati a scendere dai treni prima della partenza della nave per recarsi obbligatoriamente nei saloni del traghetto causando un grande disagio ai viaggiatori, soprattutto ad anziani e disabili.

Raffa chiede di sapere: 

– Se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;

– se siano state avviate le opportune iniziative ed interlocuzioni per accelerare l’entrata in servizio della nuova nave Iginia ed il ritorno in servizio della nave Messina in modo da porre fine allo stato di disagio cui sono costretti i passeggeri che attraversano in treno lo Stretto di Messina,

– quali azioni si intendono intraprendere per assicurarsi che in futuro questi disagi non si ripetano,

– quali sono i tempi di consegna per la nuova nave in costruzione.

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