Sulla questione del piano di riequilibrio, per il quale il sindaco è assolutamente ottimista circa l’esito del passaggio alla Corte dei Conti, interviene con una nota il movimento civico MessinAccomuna.
“Oggi il Sindaco dichiara: “Chi parla di piano di riequilibrio ‘gonfiato’ ne risponderà nelle sedi opportune”. Ieri, lui stesso e il suo DG avevano dichiarato: “Il Piano conteneva una massa debitoria di 264 milioni che non aveva alcun motivo di essere contemplata ma tale scelta è stata messa in atto per agevolare le attività di rientro programmate nel Piano”. Consenziente Basile, ha detto su FB: “Ho preso il piano di riequilibrio e gli ho inserito tutta una serie di somme che non ero obbligato a inserire, anzi… perché dovevo far apparire agli occhi dei creditori (e dei consiglieri comunali, ovviamente, pure) un ente che stava per dissestare, per fallire. E quindi l’entità del piano doveva essere di una cifra tale da “convincere” i creditori ad applicare il principio di Oxford: ‘picca, maliditti e subbitu’! …E ci sono riuscito! Sono stato bravo!”
C’è chi questo giochetto lo ha denunciato da subito, c’è chi lo scopre solo oggi per l’autodenuncia del Sindaco, che è come se avesse detto: “Ho preso in giro i creditori, la città, il Consiglio Comunale per ottenere l’approvazione a un piano dove ho messo debiti che non dovevano stare in modo da imporre condizioni meno favorevoli ai creditori. …Ma guai a chi dice che ho gonfiato le cifre, eh?”.
Stante quanto leggiamo oggi – conclude la nota – data la coerenza che notoriamente caratterizza il comportamento del Sindaco, ne siamo certi: De Luca si autoquerelerà in giornata. …Com’è vero che si dimetterà!
O forse si è solo reso conto che le affermazioni di ieri potrebbero costituire, di per sé, notizia di reato?!?”