E’ tornata a nuotare libera, seppur con una pinna mozzata, Fiamma, la Caretta Caretta salvata dai Carabinieri della Motovedetta di Lampedusa. Lo scorso 19 gennaio al termine delle amorevoli cure prestate dal Centro Recupero Tartarughe di Lampedusa, a largo della più grande isola delle Pelagie, le volontarie del Centro, insieme ai carabinieri della Motovedetta N801, hanno riaccompagnato in mare la belllissima tartaruga di circa 20 chilogrammi, a cui era stato dato il nome Fiamma.
Il rettile era stato salvato dall’equipaggio della Motovedetta dell’Arma il 31 luglio dello scorso anno, durante una delle tante pattuglie a mare, nel canale tra Lampedusa e Linosa. I militari dell’Arma avevano notato il rettile galleggiare in superficie, in evidente difficoltà natatoria, a causa di un amo da pesca conficcato in gola e la lenza impigliata in una pinna.
Immediatamente recuperata e portata a bordo, la Motovedetta dell’Arma ha affidato la tartaruga marina alle cure del Centro Recupero Tartarughe del posto. La responsabile, dottoressa Daniela Freggi, ha estratto l’amo e uno spezzone di lenza parzialmente ingoiato. Fiamma è stata operata, curata e seguita amorevolmente per circa sei mesi, fino alla sua completa riabilitazione.
Grande emozione quando la tartaruga è stata liberata e ha potuto finalmente prendere il largo, seppur con una pinna amputata, ma con una grande voglia di solcare i mari delle isole Pelagie.