Greenpass sullo Stretto, ecco perchè l’ordinanza di Musumeci “non basta”

di Martina Galletta – Era in visita a Messina, precisamente agli imbarchi della Caronte & Tourist, il presidente dell’ARS Gianfranco Miccichè proprio nello stesso punto dove, ormai giunto al giorno numero 3, il Sindaco di Messina Cateno De Luca ha messo le tende in sit-in (e da questa stamattina in sciopero della fame) ed in perenne provocazione al Presidente della Regione Sicilia.

La questione è sempre la stessa: l’obbligo del green pass rafforzato non tutela la continuità territoriale delle isole maggiori.

“Non sono venuto a portare solidarietà al sindaco De Luca. E’ una sua scelta strategica, e fa bene a farla” dice Miccichè. “Ho bisogno di fare capire la follia a cui stiamo assistendo. Si può viaggiare in tutta Italia a bordo del proprio mezzo, mentre dalla Sicilia e dalla Sardegna è tutto vietato.” “La regione non può fare niente – aggiunge – ed è per questo che il Presidente Musumeci ha scritto al consiglio del Ministri. “

Paradossalmente però intorno alle 12:30 arriva l’ordinanza del Presidente della regione – la n.5 del 2022 –che complica ulteriormente la faccenda dello Stretto di Messina. “A decorrere dalle ore 14 del 18 gennaio”, si legge. Sembra così che nell’arco di un’ora e mezza si potrà attraversare lo Stretto con un Green pass base, solo sulle navi a ponte aperto con il divieto di abbandonare il proprio mezzo per tutto il tempo della traversata mentre per i pedoni sprovvisti di green pass rafforzato sarà obbligatorio permanere negli spazi comuni aperti, fermo restando l’obbligo di mascherina FFP2.

Ma la realtà è ben diversa e l’ordinanza sembrerebbe solo un tentativo per far pronunciare più velocemente il governo.

Le criticità, infatti, anche in questo caso sono molteplici. Nonostante nell’ordinanza si legga “per l’attraversamento dello Stretto di Messina” (cioè dalla Sicilia verso la Calabria, ndr), di fatto l’ordinanza può disciplinare solo le partenze dalla Sicilia. La regione Sicilia, infatti, può disciplinare l’ingresso in Sicilia ma non può in alcun modo autorizzare le partenze dalla Calabria, e dunque anche il rientro per i cittadini sprovvisti di Green Pass Rafforzato.

“Ormai le acque si sono mosse, ora bisogna solo parlarsi.” ha affermato Miccichè.

Dai toni meno pacati, invece, il sindaco che definisce un’imitazione poco credibile la mossa di Musumeci e continua a farne una questione “politica”:

“È una “catenata” – gongola il sindaco De Luca – Se il Presidente voleva lanciare una provocazione doveva farlo 15 giorni fa. Si è sentito scavalcato”.

“Io rimango qui, in sciopero della fame – conclude – finché non c’è un pronunciamento del governo Draghi e l’ordinanza di Speranza non verrà estesa allo Stretto di Messina.”.

Il problema della continuità territoriale, dunque, non è risolto. L’attesa è quella di una soluzione da parte del Consiglio dei Ministri che disciplini lo Stretto.

Nel frattempo anche i vertici di C&T sono in attesa di istruzioni su come gestire i flussi sullo Stretto di Messina.

“In attesa delle istruzioni già ufficialmente richieste alle Prefetture di Messina e Reggio, agli imbarchi di Caronte & Tourist – dichiarano i vertici del gruppo –  il personale preposto ai controlli si atterrà alle disposizioni delle Forze dell’Ordine”.

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