«L’On.le De Domenico nutre uno stato di dipendenza psicologica/affettiva verso il Sindaco Cateno De Luca (meglio nota come Sindrome di Stoccolma) invocando a parole ‘giornalisticamente’ il suo intervento in questa ondata di contagi Covid dopo averlo per oltre un anno a distanza condannato tacciato di commettere abusi di potere con le sue ordinanze in violazione dei diritti costituzionali».
È quanto scrive in una nota il Vicesindaco Carlotta Previti.
«Il motivo può essere solo uno non c’è dubbio: la citata sindrome. Solo così posso comprendere – prosegue la Previti – il motivo per il quale ieri, durante una trasmissione televisiva in mia presenza, l’on.le non ha fatto nessun cenno alla surreale dichiarazione (resa unicamente a mezzo stampa) – ndr qui il post su Facebook di De Domenico – in base alla quale sul tema covid “ci sia un disimpegno del sindaco come se il problema non fosse suo».
Aggiunge il Vicesindaco:
«Ora capisco perché non ha avuto il coraggio di dire nulla di presenza e durante il confronto in diretta. In realtà non scappa al confronto come sempre avevo pensato e come è scappato il suo partito in questi 3 anni.
Alla presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale l’On.le De Domenico riesce a provare solo affetto. Quando invece non è alla loro presenza si libera dalla dipendenza affettiva e tuona false dichiarazioni contro questa Amministrazione dietro una tastiera.
Al di là della ironia il motivo è semplice: l’on.le De Domenico ed i rappresentanti del suo Partito non hanno la capacità di replicare di fronte all’evidenza dei fatti.
Eccoli i fatti: durante la prima ondata Cateno De Luca stante l’inerzia delle istituzioni (Stato, Regione, Asp la paglia) ha emanato una serie di ordinanze a tutela della salute pubblica che hanno fatto giurisprudenza e molti hanno urlato all’abuso di potere non capendo (in quanto a loro sconosciuto) quello che era solo il naturale attivismo a difesa e nell’interesse esclusivo della nostra comunità. Hanno urlato che il sindaco violava le libertà costituzionali fino al punto in cui fu approvato un decreto legge per bloccare le ordinanze del sindaco De Luca: D.L. n. 19 del 25 marzo 2020, coordinato con la legge di conversione n. 35 del 22 maggio 2020 a norma del quale all’Art. 3 comma 2: I Sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali (( e regionali ), né eccedendo i limiti di oggetto cui al comma 1.
Fu approvata addirittura una Legge dello Stato per bloccare le ordinanze del sindaco De Luca!!!»
«Ma per le disfunzioni del sistema sanitario la cui origine aveva un nome e cognome (La Paglia) tutti zitti e muti. – incalza ancora Previti – Oggi a distanza di mesi dopo svariati ricorsi al TAR per richiedere l’annullamento delle ordinanze De Luca e dopo ancora che la regione e lo stato hanno avocato esclusivamente a loro la gestione della crisi pandemica, il sistema sanitario è al collasso. Con quale onestà intellettuale trova il coraggio di scrivere (e ovviamente non dirmi in faccia) che il Sindaco sia disimpegnato sul tema!
Infine nel corso della stessa trasmissione ha lanciato accuse anche alle disfunzioni del sistema sanitario regionale e nazionale. On.le il suo partito non è nella maggioranza del governo nazionale? Oltre che lamentarsi quale attività parlamentare è stata svolta dal Pd in ambito regionale e nazionale per risolvere le inefficienze e disfunzioni del sistema di gestione della crisi della città di Messina?
Avete legato le mani ai sindaci con una legge dello Stato. È troppo tardi invocare l’intervento del sindaco De Luca».
«Caro On.le l’occasione mi è gradita farle i miei auguri di buon anno e per rinnovarle l’invito ad un confronto leale e aperto de visu. Con coraggio senza affetto non abbia paura», conclude il Vicesindaco.