di Michele Bruno – Si tinge di giallo politico l’incontro di domenica a Palazzo Zanca con cui il Sindaco Cateno De Luca e l’Amministrazione, rappresentata dal Presidente di Atm Spa Giuseppe Campagna, l’Assessore Francesco Gallo e membri del Cda di Atm hanno scambiato un saluto natalizio con i neoassunti e i lavoratori in apprendistato dell’azienda partecipata.
«Gli auguri elettorali del sindaco ai neo assunti Atm non potevano che essere lo spunto per gli ennesimi attacchi a Cgil e Uil – dichiarano Giovanni Mastroeni e Ivan Tripodi segretari generali confederali, Carmelo Garufi e Michele Barresi, segretari delle categorie dei trasporti – colpevoli di aver visto lontano e non aver mai chinato la testa davanti a quel Salva Messina di cui oggi in città non si contano più i danni e i pentiti e che ha generato per anni un clima autoritario di scontro perenne, di cui Atm è il massimo esempio».
«Offese, quelle di oggi, vigliacche perché rivolte davanti ai lavoratori e ad alcune sigle sindacali aziendali amiche e subalterne che hanno ritenuto dover assistere sedute in prima fila, e sferrate con i soliti toni arroganti, in diretta Fb senza confronto a viso aperto. Non siamo di certo mai stati contrari alle assunzioni di personale nelle società partecipate, per le quali abbiamo invece fatto numerose proteste rispetto alle ipocrisie e alle strumentalizzazioni di questa amministrazione – dichiarano i sindacati – ma tanti altri bandi, discutibili, li abbiamo contestati e non siamo mai stati disposti a condividere il pensiero unico di un’azienda pubblica liquidata e trasformata in Spa sulla base di bilanci ancora oggi all’attenzione della procura della Corte dei Conti. Dispiace che altri sindacalisti si siano prestati al teatrino di oggi nel tentativo di assecondare la narrazione di un clima idilliaco che non esiste all’interno di Atm. Noi conosciamo un’azienda diversa, utilizzata come bancomat per eventi che, oggettivamente, poco hanno a che fare con il trasporto pubblico e dove i lavoratori sono continuamente vessati da turni massacranti, sommersi da contestazioni disciplinari e multe erogate per ogni incidente anche senza colpa».
«I neo assunti, per lo strazio a cui sono stati sottoposti oggi, – continuano – hanno la nostra convinta e piena solidarietà. In queste settimane il management di Atm per riempire il salone delle bandiere li ha reclutati uno per uno anche lasciandoli nella giornata domenicale tutti liberi dal servizio e facendo lavorare i dipendenti anziani sopprimendo loro ferie e permessi. Oggi, evidentemente, il sindaco non aveva urgenza di fare gli auguri di buone feste a tutti i lavoratori Atm ma solo di confezionare l’ennesimo spot pubblicitario».
«Auguri che hanno quindi un sapore amaro di “Campagna” elettorale (con la C volutamente maiuscola )e non siamo di certo turbati dall’ennesimo teatrino – concludono Cgil e Uil – e visto il periodo di feste approfittiamo per “ricambiare” gli auguri per l’ultimo Natale in Atm del sindaco De Luca annunciando per il prossimo mese la seconda motivata azione di sciopero Cgil e Uil a difesa dei diritti di tutti i lavoratori dell’azienda trasporti e per un servizio efficiente da offrire ai messinesi che lo pagano caro a suon di risorse pubbliche». Concludono i sindacati.
La risposta dei sindacati è alle dure parole del Sindaco Cateno De Luca e dell’Amministrazione di fronte ai lavoratori.
Si legge sulla stampa che il Sindaco, con tono trionfale, avrebbe parlato, riferendosi alla presenza a Palazzo Zanca dei neoassunti Atm, come di «donne e uomini finalmente liberi dal guinaglio politico che ha contraddistinto per molti anni i lavoratori delle partecipate del Comune».
Il Presidente Pippo Campagna avrebbe poi parlato dei sindacati e delle loro critiche alla gestione di Atm da parte dell’Amministrazione, definendoli «impazziti vedendo la grande adesione di giovani che leggono, si informano, e non danno più retta agli sfascisti».
Per Campagna i sindacati «farebbero bene a prendere atto del nuovo corso e non fare gli assediati del fortino” asserendo che «forse qualche sindacalista preferiva quando si andava avanti con le proroghe a precari ed interinali».
Ed avrebbe rincarato e concluso «le organizzazioni che vogliono negare questa opportunità ai nostri ragazzi – ndr le assunzioni – dimostrano di essere patetiche, forse non hanno smaltito il flop dello sciopero proclamato qualche giorno fa. Si rassegnino, i tempi della cogestione politico sindacale sono finiti».
Insomma, quello di De Luca e Campagna sarebbe stato un pesante attacco ai sindacati, accusati di criticare perché preferirebbero avere un potere di tipo clientelare sui lavoratori e sulle loro assunzioni.