“E’ possibile – si è sottoscritto in un documento finale – la riconversione della Raffineria Mediterranea in termini di ecosostenibilità? La risposta appare possa essere positiva ed anche nel nostro paese Eni ha avviato con successo nelle raffinerie di Porto Marghera e Gela la riconversione dei vecchi impianti per produrre bio-carburante. Sono due esperienze che possono rappresentare un concreto riferimento per la realtà di Milazzo, anche se alcune criticità vanno ancora affrontate e risolte soprattutto in relazione al mantenimento dei livelli occupazionali, agli investimenti necessari, all’approvvigionamento della materia prima. In ogni caso rappresentano una strategia praticabile ed un buon punto di partenza. Certo un’ indubbia criticità nel programmare un processo di riconversione ecosostenibile è rappresentato dal fatto che andiamo incontro ad una più o meno sensibile riduzione degli attuali posti di lavoro; almeno stante alle esperienze già realizzate come quella della vicina Gela. Per questo è indispensabile un progetto ad ampio spettro che si preoccupi di prevedere il rimpiego della manodopera eccedente all’interno dello stesso settore energetico, presso le stesse o altre aziende, o in altri settori produttivi”.
Altra criticità: la vecchia Centrale Enel di San Filippo del Mela. “Realizzata nel 1971 – continua il documento- recentemente ha iniziato a differenziare la propria produzione puntando anche su energie alternative ed oggi a Milazzo è in funzione il primo impianto solare termodinamico realizzato nel mondo. In più A2A si è già mossa e si sta muovendo in direzione della riconversione energetica, elaborando un progetto industriale fortemente innovativo, basato sul riciclo dei rifiuti solidi urbani con trattamento degli stessi, produzione di gas rinnovabili e bio-gas e produzione di energia elettrica. Si tratta del più consistente investimento produttivo che riguarda la nostra provincia e, forse, l’intera Sicilia, pari a circa 450 milioni di euro.
“In questo quadro generale – si ribadisce nel documento- un’ ulteriore opportunità da sfruttare è rappresentata dalle Zone Economiche Speciali, in termini di incentivi economici, agevolazioni fiscali, riduzione del costo del lavoro, semplificazione amministrativa, ecc.; tutte condizioni in grado di garantire convenienze e stimolare ulteriori investimenti di altre imprese nazionali ed internazionali nel settore energetico e non. Il comprensorio di Milazzo rappresenta di gran lunga la maggiore area Zes della Città metropolitana.
Pensiamo – conclude il documento Pd – che il polo energetico di Milazzo deve e può avere un futuro e che la sua riconversione debba essere fra le priorità del Governo nazionale in quanto area strategica per l’intero Mezzogiorno.
Il Partito Democratico messinese intende pertanto lavorare per la costruzione di un progetto comune da costruire dal basso, fra tutti i portatori di interesse, le aziende interessate, le organizzazioni sindacali, il territorio nella figura dei sindaci dei comuni. Per la costruzione di tale progetto ci si impegna alla costituzione di un Tavolo permanente di confronto”.