Il grande palco che ospiterà i concerti di Natale e Capodanno è ormai pronto a Piazza Duomo. Ma i dati sulla pandemia non confortano e su una questione spinosa quanto impopolare interviene il gruppo civico Rispetto Messina che in una nota parte dai numeri per chiedere che le istituzioni messinesi intervengano.
“Il Governo Nazionale ha deciso la proroga dello stato di emergenza sanitaria a causa della ripresa virulenta dei contagi del Covid, derivante anche dalle nuove varianti – si legge in una nota – Con tale decisione viene dato un forte segnale a tutte le Istituzioni e realtà locali, affinché adottino Ordinanze e provvedimenti per evitare assembramenti ed occasioni di “focolai”del virus, durante il periodo delle festività natalizie.
Tale ripresa ed incremento dei contagi viene riscontrata anche a Messina e provincia, dove, dopo i circa tremila nuovi contagi verificatisi nel mese di novembre, solo nei primi sedici giorni di dicembre se ne sono verificati altri 2726. E quindi in un mese e mezzo quasi seimila. E sono dati relativi a contagi che potrebbero avere una ulteriore accelerazione in mancanza di adozione di misure adeguate per il contenimento della diffusione del virus, che non possono più essere rimandate.
Ricordandosi che lo scorso anno, nello stesso periodo – continuano gli attivisti di Rispetto Messina – ed anche a causa di colpevoli comportamenti irresponsabili e superficiali diffusi, in soli tre mesi (novembre e dicembre 2020 e gennaio 2021) si passò dai mille contagi, riscontrati dall’inizio della pandemia a quasi diciottomila, con un incremento di diciasettemila contagi.
E la situazione attuale, a meno che non si voglia mettere la testa sotto la sabbia, non si discosta molto da quella di allora, nonostante la massiccia campagna vaccinale.
E di fronte a questa realtà il Sindaco della città di Messina sproloquia, sostenendo che siamo in una fase di”post pandemia”. Una affermazione assurda alla luce degli allarmi lanciati dalla Organizzazione Mondiale per la Sanità e da tutte le organizzazioni sanitarie ed i governi dei vari Paesi. Una affermazione che fa pensare ad una non comprensione di quanto stia accadendo in tutto il mondo, e che fa venire alla luce una visione personale adulterata della realtà, a causa di un narcisismo egotico ed egoriferito senza misura. E tutto ciò porta il sindaco De Luca ad insistere con lo svolgimento di eventi pubblici, quali concerti ed altre iniziative, che creeranno, inevitabilmente, assembramenti di migliaia di persone; e durante i quali non potrà essere rispettato il necessario distanziamento sociale. Eventi di massa, che oggi sono ancora potenzialmente più pericolosi di prima, perché le nuove varianti del virus Delta ed Omicron hanno una maggiore capacità di veicolazione e diffusione dei contagi, e colpiscono anche i bambini.
Chiediamo pertanto al Sindaco di Messina di adottare, così come ha fatto in momenti contingenti simili,una ordinanza che disponga l’obbligo dell’utilizzo della mascherina protettiva in tutti gli spazi e luoghi pubblici non solo al chiuso ma anche all’aperto, e che disponga il divieto di assembramenti in cui non è possibile il rispetto delle norme sul distanziamento sociale.
Perché (fuor di metafora) ai cittadini messinesi poco importa che il sindaco aspiri a fare il presidente della regione o abbia altre aspirazioni politiche personali, perseguendo con le sue scelte una perenne campagna elettorale, ma importa, soprattutto, che nella sua qualità e funzione si adoperi per tutelare la salute pubblica. E questa non è una richiesta di carattere politico, ma va riferita a precisi ed irrinunciabili doveri da parte di chi è stato chiamato a svolgere il ruolo di”primo cittadino”. Doveri a cui non si può sottrarre per subordinarli a scelte gestionali od a interessi che hanno, comunque, una valenza particolaristica. Ed e bene evidenziare che “fare il sindaco” non significa farlo “a modo suo”, ma va fatto rispettando le leggi e le normative ed adempiendo alle funzioni che gli vengono attribuite, privilegiando l’interesse generale della comunità.
E, qualora il Sindaco De Luca non volesse svolgere certe funzioni – conclude la nota – dovrà intervenire la signora Prefetto (magari superando il fatto di essere anche Commissario straordinario per il risanamento) per ricordargli che fra tali compiti vi sono anche i poteri di intervento per la tutela della sicurezza e della salute pubblica a livello comunale; sottolineando che, se a causa di mancati interventi dovessero verificarsi conseguenze pesanti, dovranno essere individuate le responsabilità”.