Disponibilità ad agire concretamente e insieme. Senza nascondersi le difficoltà, ma anzi provando a trovare soluzioni, che siano di breve o lungo termine, di piccolo rilievo così come di grande importanza. L’incontro della Rete Civica della Salute (RCS) con la direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina è cominciato, si è sviluppato e si è concluso all’insegna della volontà di collaborazione e degli impegni concreti.
La riprova già nell’elenco dei partecipanti (oltre che nella durata della riunione, che si è protratta per due ore). L’ASP era presente con il Commissario straordinario Bernardo Alagna, il Direttore sanitario Domenico Sindoni, i direttori distrettuali Marcello Nucifora (Messina), Sebastiano D’Angelo (Taormina), Patrizia Napoli (Milazzo), Francesco Catalfamo (Lipari), Massimo Bruno (Barcellona Pozzo di Gotto), Paolina Reitano (Patti), Bruno Natale (Mistretta), Rosalia Caranna (Sant’Agata di Militello) e il capo staff della dirigenza generale Giancarlo Quattrone. Dal canto suo, la RCS era rappresentata dal coordinatore regionale Pieremilio Vasta, dalla coordinatrice provinciale Marisa Briguglio, che è anche la responsabile distrettuale per la zona di Patti, e dai coordinatori distrettuali (la Rete si è dotata infatti di una organizzazione che ricalca la divisione territoriale della stessa Azienda sanitaria) Maria Grazia Maggio (Messina), Danilo Bevacqua (Taormina), Tommaso La Macchia (Milazzo), Antonino Casilli (Lipari), Giovanni Rugolo (Barcellona Pozzo di Gotto), Giuliana Scaffidi (Mistretta), Letizia Martella e Concettina Gianguzzi (Sant’Agata di Militello) oltre che dai Riferimenti Civici della Salute Marilena Foti, Calogerina Maniaci e Cetty Catanzaro.
Si partirà subito in quello che non a caso è stato definito un percorso sperimentale di sussidiarità. In primo luogo si tratta di attivare una comunicazione efficace e costante – dal basso, dalle comunità che rappresentano esigenze, bisogni, talvolta carenza di informazioni e incomprensione, all’alto, cioè alle direzioni dei distretti sanitari, e viceversa, dall’ASP ai cittadini. La RCS sarà anello di congiunzione e di partecipazione nei territori, considerato anche l’accreditamento dei Riferimenti Civici nei diversi Comuni, che nell’area metropolitana di Messina, per quanto afferenti ad un unico centro, rappresentano peculiarità e prerogative assai diversificate e tutte da conoscere e rispettare.
In secondo luogo, ma è anch’esso un indirizzo immediatamente operativo, si cercheranno insieme le soluzioni già praticabili, perché anche micro-cambiamenti – per esempio la collocazione di una segnaletica oggi mancante o la diffusione di aggiornamenti in merito a guardie mediche e consultori – possano concorrere al miglioramento generale di sistema.
E ancora: via all’attivazione – attraverso gli audit clinici – di azioni pratiche a correzione delle situazioni che vengono raccolte dall’Osservatorio delle segnalazioni dei cittadini della Rete. Ma via anche alla valorizzazione e promozione congiunta delle buone pratiche affinché possano servire da modello e da ispirazione in altre zone della Sicilia.
Non è poco ma non è tutto. Insieme, responsabili distrettuali dell’Azienda e coordinatori distrettuali della RCS – i quali si sono già scambiati i contatti a questo fine – si confronteranno anche per la co-progettazione di interventi, attività e servizi da far cominciare nel prossimo futuro. E, da subito, collaboreranno per la massima efficacia delle iniziative di prevenzione che sia l’ASP sia la Rete hanno già messo in campo o hanno in programma.
«Il cambiamento in termini migliorativi del sistema sanitario del territorio – ha dichiarato il commissario straordinario dell’ASP Bernardo Alagna – è un obiettivo comune ed è un obiettivo irrinunciabile. Ma è possibile solo se vengono garantite la conoscenza dettagliata delle diverse situazioni e la disponibilità vera al confronto. Ed è appunto questo il senso dell’incontro di oggi che rappresenta un primo, importante tassello del percorso che intendiamo portare avanti insieme con la Rete Civica della Salute».
«Sentiamo oggi che finalmente i tempi sono maturi – ha concluso il coordinatore regionale della RCS Pieremilio Vasta – per realizzare quanto necessario in sinergia con l’istituzione, senza mai abdicare al nostro ruolo di sentinelle nel territorio, e soprattutto supportando una costante crescita di consapevolezza e di responsabilità di tutti gli attori del sistema salute, a partire naturalmente dai cittadini».