E’ stato il giorno della requisitoria oggi per il processo che vede imputato l’attuale sindaco di Messina Cateno De Luca accusato di una maxi evasione fiscale da un milione e 750 mila euro scoperta dalla Guardia di Finanza dopo un’indagine sul patronato nazionale, che lo vede coinvolto tra gli altri imputati come vero e proprio “dominus”.
Il pm Francesco Massara ha formulato la richiesta di 3 anni di reclusione per Cateno De Luca e Carmelo Satta, suo collaboratore ed ex sindaco di Alì, 2 anni per Giuseppe Ciatto e l’assoluzione per tutti gli altri imputati. Richiesta anche la dichiarazione di prescrizione per alcuni reati.
A proseguire gli interventi delle parti civili e dei difensori. Poi camera di consiglio e la sentenza del processo di primo grado. Tra gli imputati c’è anche la srl Caf Fenapi.
Nella precedente udienza il giudice Simona Monforte – che nel frattempo si è trasferita al settore civile ma ha “tenuto” questo processo per portarlo a conclusione in tempi rapidi -, ha rigettato la richiesta di una nuova perizia sui flussi contabili e sulle movimentazioni bancarie della Fenapi che era stata formulata dal pm Francesco Massara e fortemente contestata da uno dei difensori, l’avvocato Giovanni Mannuccia.