Dopo oltre dieci anni, si torna a votare in Sicilia per eleggere i rappresentanti delle ex Province.
“Tra due mesi le Province torneranno al voto – dichiara l’onorevole Pino Galluzzo – Legge elettorale di secondo livello iniqua per eleggere i rappresentanti in seno al Consiglio che relega i territori ad un ruolo di mero spettatore. In sostanza nessuno dei consiglieri o sindaci dei comuni più piccoli potrà farne parte. Le grandi città decideranno il destino di tutti. Le Province come abbiamo compreso nel corso degli anni, avevano un ruolo importante per quanto riguarda ad esempio le strade provinciali: ben 10.000 kilometri in tutta la Sicilia, o anche sull’edilizia scolastica. Questi i temi più importanti – continua Galluzzo – che hanno visto un tracollo dopo la loro eliminazione, non vedendo nemmeno l’agognato risparmio economico. La suddivisione in collegi elettorali degli organi rappresentativi come era in passato e l’elezione diretta da parte dei cittadini, garantiva democrazia e un governo vicino al bisogno dei territori ed alla comunità. La stagione della demagogia e dei presunti risparmi contro gli sprechi, ha creato il danno che oggi è sotto gli occhi di tutti.
In questo contesto ancora aspettiamo la promessa grillina “dell’abbassamento” di deputati e senatori nel taglio degli stipendi. Ma si sa, quella è una stagione lasciata alle spalle. Adesso di fatto sono loro l’establishment e lo stipendio serve”.