«Oggi si è svolta un’importante commissione, in cui abbiamo discusso delle problematiche relative al 118 messinese.
Secondo voi l’assessore regionale alla salute era presente? Ovviamente no!
Vergogna!
La politica regionale dei problemi sanitari del nostro territorio, ne vuole parlare solo nei comunicati stampa o vuole farlo in maniera concreta nelle sedi competenti?
Per me non si scherza quando si parla di sanità.
Dall’audizione di oggi è venuto fuori che la sera in cui ha perso la vita Olga Cancelleri, a Messina erano operative solo 2 ambulanze medicalizzate (su 5 previste) e 1 non medicalizzata.
3 (papardo, policlinico e boccetta) erano ferme per disposizione della Seus, la società della Regione che gestisce le ambulanze del 118, in quanto mancavano i necessari autisti soccorritori;
– 1 (piemonte) era a sanificare;
– 1 (castanea) era ferma in quanto operativa solo 12 ore al giorno;
– 2 erano operative ma impegnate.
In parole povere in quella maledetta sera a Messina, una città con quasi 240.000 abitanti, in circolazione c’ erano solo 2 ambulanze medicalizzate.
La cosa peggiore è che questo stato di fatto non è l’eccezione, ma la regola a quanto pare.
I medici e il personale sanitario del 118 non hanno colpa di questo stato di cose, loro sono vittime come noi.
Anzi sono quegli uomini e quelle donne che in ogni momento e in ogni condizione sono pronti a partire per salvarci la vita.
A fare schifo non sono loro, ma quella parte di politica che invece di potenziare il 118 lo sta distruggendo un pezzo alla volta.
A tutti noi tocca il compito di difenderlo e magari potenziarlo, lo dobbiamo fare per chi non c’è più e per chi ancora c’è.
Il 118 è dei cittadini, non della politica!».
Questo è quanto ha dichiarato Antonio De Luca, deputato M5S e membro della Commissione Sanità dell’Ars, al termine di una seduta svoltasi stamane.