Venerdì 19 novembre, una folta delegazione messinese prenderà parte allo European Democracy Lab, la tappa conclusiva di PaCE (Populism and Civic Engagement), progetto transeuropeo promosso dall’organizzazione internazionale no-profit Democratic Society (DemSoc) e altri otto partner nell’ambito del programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020 e lanciato con un evento pilota proprio a Messina nel settembre 2019.
La filosofia di riferimento dello European Democracy Lab si fonda sul principio della democrazia partecipata, ovvero il “principio di una relazione interattiva, collaborativa o anche costruttivamente conflittuale, fra soggetti pubblici e società civile finalizzato a migliorare il perseguimento dell’interesse generale”.1
Col supporto di esperti del calibro del funzionario della Commissione Europea Matteo Salvai e di rappresentanti dell’OMS, più di 50 partecipanti da sette paesi europei (Italia, Spagna, Scozia, Islanda, Ungheria, Polonia, Bulgaria) si confronteranno in videoconferenza su due temi comuni emersi dai Democracy Lab locali: 1) disinformazione e fake news; 2) impatto sul benessere e la salute mentale dei cittadini delle restrizioni contro la diffusione del covid-19.
Un ulteriore spazio di confronto sarà dedicato a problemi specifici dei rispettivi paesi col supporto di esperti locali.
In continuità con l’esperienza pilota e gli eventi e i progetti già promossi da DemSoc a Messina (Messina Town Hall Pilot, Le Agorà di Messina), la delegazione italiana avrà un carattere fortemente locale e vedrà coinvolti partecipanti perlopiù dalla città dello stretto e dintorni.
Gli esperti locali coinvolti, Giuseppe D’Avella di Parliament Watch Italia e Alessio Caspanello di LetteraEmme, coadiuvati dal partner locale di DemSoc Bruno Rodi, guideranno il confronto sulle narrazioni populiste emerse durante la pandemia, partendo dal caso messinese fino a un confronto coi trend nazionali.