di Michele Bruno – L’Amministrazione Comunale, con le parole del Vicesindaco Carlotta Previti, risponde a Daniele Ialacqua, ex Assessore all’Ambiente della Giunta Accorinti ed attivista Legambiente, che aveva tentato di confutare la difesa di Cateno De Luca riguardo alla classifica Legambiente sugli ecosistemi urbani (si legga qui).
Previti oggi, in una nota, ha deciso di replicare.
«È veramente paradossale che sia proprio l’ex Assessore comunale all’ambiente Daniele Ialacqua, protagonista assoluto dello sfacelo ambientale nel quale si trovava la città prima del nostro arrivo – scrive Carlotta Previti – a criticare questa Amministrazione sulla sostenibilità ambientale, verde urbano e raccolta differenziata. L’ex assessore Ialacqua, secondo la sua convenienza, diventa, come da pirandelliana memoria, uno, nessuno e centomila, e si veste, volta per volta, con i panni di differenti personaggi. In origine, esperto ambientalista che criticava gli altri spiegando, tuttavia solo a parole, come agire correttamente; poi assessore, con la possibilità finalmente di andare oltre le parole, si è dimostrato incapace di avviare qualsiasi forma di politica ambientale; ora è ritornato nuovamente ambientalista, che vuole difendere l’operato scadente della precedente giunta, e quindi se stesso, cercando di mistificare i dati positivi dell’attuale Amministrazione per non fare una figura troppo meschina.
Ialacqua probabilmente è ormai troppo confuso e, nell’intenzione di criticare l’operato altrui, ridicolizza solo se stesso, confondendo dati e ruoli.
Analizziamo i numeri che tutti cittadini hanno il diritto di conoscere:
● quando lui era assessore la raccolta differenziata a Messina era ai minimi storici attestandosi nel 2017 al 12,2% (FonteLegambiente: Rapporto Ecosistema urbano 2017), mentre oggi il dato certificato raggiunge il 34,94% (e comunque la proiezione nel mese di ottobre è del 58%, dato che sarà presumibilmente confermato a fine anno).
● Riguardo ai consumi idrici domestici, ricordiamo che il Sig. Ialacqua era assessore nel periodo in cui Messina ha conosciuto la più grande crisi idrica mai registrata (oltre 20 giorni senz’acqua con l’Esercito schierato con le autobotti mentre l’ex Presidente del Consiglio Renzi definiva una vergogna la situazione da terzo mondo della nostra città), e che, viceversa, grazie a questa Amministrazione si è ottenuto: 1) un aumento dell’erogazione idrica media da 12 ore a 16 ore a fronte delle stesse quantità captate derivante da interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria sulla rete idrica; 2) un aumento degli allacci ufficiali ad AMAM che, a loro volta, hanno determinato un aumento dei consumi; 3) un miglioramento della qualità dell’acqua certificato dalle continue analisi. Queste azioni virtuose hanno determinato una diminuzione del consumo idrico procapite a fronte delle stesse quantità captate.
● Inoltre, l’ex assessore fa delle osservazioni palesemente illogiche quando si riferisce al lockdown del 2020 affermando che la riduzione dei rifiuti indifferenziati domestici prodotti è dovuta alla pandemia; mentre noi facevamo riferimento solo al dato del 2019, dove ha inciso prevalentemente l’aumento della differenziata. Aspetto, tra l’altro, che ha permesso una continua diminuzione dei conferimenti in discarica ed ha evitato che Messina fosse coinvolta nell’ emergenza rifiuti come accaduto per le altre città metropolitane siciliane di Catania e Palermo. La precedente Giunta in più di una occasione ha invece fatto sprofondare la città in uno stato di degrado e rischio sanitario per la popolazione cittadina.
● Con riferimento, poi, al dato sul verde urbano che l’ex assessore contesta in quanto sarebbe stato determinato esclusivamente dallo spopolamento che ha investito la nostra città, e che a detta dello stesso ammonterebbe a 10.000 abitanti nel triennio 2018-2021. Anche in questo caso il dato riportato dall’ex assessore è errato: si precisa in verità, come riportato da ISTAT, che la popolazione è diminuita di soli 5.760 abitanti (popolazione residente 2018: 231.306; popolazione residente 2021: 225.546)».
Così conclude il Vicesindaco.