I responsabili politici di AZIONE delle tre grandi aree metropolitane siciliane di Palermo, Catania e Messina hanno deciso di unirsi ed elaborare insieme proposte e progetti, ma anche analizzare e accendere i riflettori su temi e criticità che riguardano non solo queste tre città metropolitane, ma anche la Sicilia.
Questi dunque i lungimiranti intendimenti di Carmelo Finocchiaro (coordinatore politico cittadino di AZIONE Catania), Letterio Grasso (coordinatore politico provinciale di AZIONE Messina) e Mario Enea (coordinatore politico cittadino di AZIONE Palermo).
Il Coordinatore cittadino di AZIONE Catania, Carmelo Finocchiaro: “I coordinamenti del partito di Azione di Catania, Messina e Palermo hanno deciso di fare sistema per affrontare i problemi della nostra regione. Le tre città metropolitane siciliane hanno bisogno di essere integrate alla luce di tutte le novità che avverranno con il PNRR e vogliamo partire proprio dalla politica dei trasporti che è quella dove vediamo che ci sono state scelte non sempre trasparenti e non sempre lucide, anzi probabilmente senza aver ricevuto risorse aggiuntive per la nostra regione. In questo quadro opereremo e coinvolgeremo le nostre strutture territoriali presenti nelle nostre tre città metropolitane per fare un proposta politica partito di Azione che sia credibile e forte. In occasione della nostra riunione -fa sapere Finocchiaro- abbiamo stabilito di denunciare con forza tutta questa farsa sponsorizzata dal sottosegretario del movimento pentastellato siciliano … nel fatto che veniva e partiva il treno veloce ‘Freccia bianca’… è veramente una cosa indegna, visto che per raggiungere Palermo questo treno ci sta ben 3 ore ed è tanto se si pensa che con il treno ‘Freccia rossa’ da Roma a Milano ci sta 2 ore e 30, praticamente 200 chilometri contro i 700 chilometri da percorrere fra Milano e Roma. Dunque, nessun passo avanti solo spot e spot elettorali che non servono. In Sicilia che ci sia un cambio di passo e tutta la rete infrastrutturale ferroviaria deve essere velocemente essere innovata”.
Il Coordinatore provinciale di AZIONE Messina, Letterio Grasso: “Quel che ci proponiamo come responsabili delle tre grandi aree metropolitane è quello di elaborare e produrre proposte e progetti… comprensivi ove possibile anche del “come”… su temi e criticità che riguardano le tre città metropolitane. Dai trasporti alla viabilità, dalla gestione dei rifiuti alla sanità e alle attività produttive, sino al lavoro per i giovani, partendo dalla loro formazione. E proveremo a farlo prima dell’arrivo di Carlo Calenda. Non a caso -aggiunge Grasso- nel corso di questa prima riunione abbiamo già definito le linee metodologiche di base per meglio approfondire quelle questioni e quelle problematiche che riguardano il nostro territorio siciliano e sulle quali faremo in modo di coinvolgere di volta in volta gli esperti di settore che risiedono delle nostre province. Si è già deciso di partire dai trasporti, in particolare da quello ferroviario”.
Il Coordinatore cittadino di AZIONE Palermo, Mario Enea: “In qualità di coordinatori cittadini di Azione per Palermo, Catania e Messina, ci siamo riuniti per riaffermare che tali città non possono essere correttamente gestite senza una visione politica che tenga conto della loro complessità di aree metropolitane. Molte delle problematiche che riguardano le tre città devono essere affrontate con riferimento a tutti i comuni dell’area metropolitana che assieme costituiscono un sistema fortemente interconnesso per il quale è necessario programmare uno sviluppo strategico, effettuare la gestione integrata di alcuni servizi, acquisire un ruolo istituzionale in chiave di rappresentanza, con la finalità di costruire un sistema più competitivo e più efficiente. Ad esempio, tra i servizi, il trasporto pubblico e l’intermodalità non possono essere affrontati, come è stato nel caso di Palermo, senza una pianificazione a livello metropolitano, infatti, almeno il 20% dei flussi che interessano la città di Palermo provengono dai comuni del territorio metropolitano. Pertanto, assieme a tali comuni occorre programmare come gestire tali flussi per fare in modo che almeno una parte di essi venga trasferita sul trasporto pubblico, che a tal fine deve essere efficace in termini di tempo impiegato, affidabilità, conforto a bordo e di altri attributi di natura socioeconomica. Questo -conclude Enea– è solo un esempio di servizio condizionato dall’interconnessione metropolitana, ma la gestione dei rifiuti, la pianificazione urbanistica, il disegno complessivo delle aree a valenza ambientale, la valorizzazione dei beni artistici e monumentali, la gestione dell’edilizia scolastica, la mobilità e viabilità, lo sviluppo economico-produttivo e molti altri temi non possono prescindere da una chiave di lettura metropolitana che la buona politica deve fare sua.”