Questo è quanto si legge in un comunicato odierno del sindacato CSA:
I nulla osta, già concessi, a molti dipendenti comunali in fascia C ed in fascia D del Comune di Messina, sono stati improvvisamente revocati d’imperio dall’Amministrazione De Luca. Un fatto gravissimo che dimostra di non tenere in alcun conto non solo la normativa, ma anche le esigenze di quei dipendenti che per anche gravi motivi personali e familiari li avevano chiesti e/o delle conseguenze che tale atto determinerà per le amministrazioni che su questi dipendenti facevano affidamento.
Lo dispone una deliberazione, la n. 539 del 4 ottobre ultimo scorso che con un colpo di mano dichiara “infungibili” non singoli lavoratori a causa della propria necessaria funzione, come prevede e dispone la Legge, bensì intere categorie lavorative del Comune di Messina, nel caso di specie tutti i lavoratori in fascia C ed in fascia D. Una enormità deliberativa che, come sottolineato, secondo il CSA, supportato dalle norme di legge, non è consentita. Un marchiano errore che non si comprende come possa essere sfuggito alla tradizionale attenzione e scrupolosità della Segretaria Generale del Comune di Messina, Rossana Carrubba.
In particolare quanto disposto e deliberato dall’Amministrazione De Luca rivela come “siano state interpretate – scrivono Pietro Fotia e Saro Contestabile di CSA – le norme attinenti l’individuazione delle posizioni infungibili” ma soprattutto il non aver avvisato i dipendenti “colpiti” da tale delibera delle “motivazioni” (giustificazioni sic!) e degli effetti che scaturiranno su posizioni individuali (revoca dell’efficacia del N.O. di mobilità) senza, come sarebbe stato corretto ed opportuno. Ossia, per meglio dire, i soggetti che già avevano ricevuto il nulla osta se lo vedranno revocare senza se e senza ma, con un notevole impatto sulla loro vita familiare e personale, o ancora, a carico di altre amministrazioni di altri Enti che su quelle figure, in funzione di un nulla osta già accordato, contavano, con il rischio derivante di un concreto danno erariale incombente.
La delibera di Giunta, secondo il CSA, infatti, contravviene palesemente al disposto normativo previsto dal DL 80/2021, convertito in L. 113/2021, ha prodotto, tra le altre, modifiche all’art. 30 del Dlgs 165/01 e che – nel caso che interessa- così dispone: “posizioni dichiarate motivatamente infungibili dall’amministrazione cedente” e non “il caso del personale addetto a posizioni che l’ente abbia previamente dichiarato infungibili, attraverso un atto ricognitivo generale”, come inopinatamente è stato scritto nell’atto deliberativo su cui verte la presente diffida.
Quanto è accaduto, fatto ancora più sconcertante, sembra voler colmare un’altra enormità e superficialità amministrativa firmata De Luca: quella di aver siglato un PIANO TRIENNALE DEI FABBISOGNI del personale che prevede PER IL TRIENNIO 2022-2023-2024 ZERO ASSUNZIONI! Un atto che, ancora peggio, CERTIFICA CHE IL COMUNE E’ UN ENTE DEFICITARIO. Così nero su bianco.
E’ così che il CSA in data odierna ha deciso di DIFFIDARE il Comune di Messina e l’amministrazione De Luca dal “procedere alla revoca della deliberazione in oggetto citata, individuando- con le modalità previste dalla legge – le posizioni infungibili e dall’abbandonare ogni attività tesa a bloccare i nulla osta già concessi e perfezionati prima dell’approvazione della succitata deliberazione, anche per la violazione dei principi ordinamentali sui procedimenti amministrativi“.