Nicola Russo nuovo DG di Messinaservizi, Articolo Uno “questione non chiarita”

Articolo Uno MDP torna sulla questione dell’affidamento dell’incarico a Nicola Russo come nuovo Direttore Generale della partecipata comunale Messinaservizi Bene Comune. A esprimersi è il segretario provinciale Domenico Siracusano:

“In riferimento alla notizia apparsa sulla stampa cittadina, la questione della nomina di Nicola Russo a Direttore Generale di Messina Servizi Bene Comune è tutt’altro che chiarita.

Innanzitutto la risposta di ANAC riguarda, evidentemente, un quesito relativo alla incompatibilità, questione che non abbiamo posto e da profili differenti rispetto a quelli della incoferibilità di incarichi a chi – come Nicola Russo – nei due anni precedenti ne ha già avuti (come espresso al comma 2 dell’Art. 7 del Decreto Legislativo 8 aprile 2013, n. 39).
In ogni caso ANAC demanda al Responsabile Anticorruzione dell’azienda l’assunzione delle conseguenti determinazioni che, a quanto ci risulta, non sono state ancora assunte al punto che l’Assemblea totalitaria dei Soci, convocata per il giorno 1 Ottobre u.s., è andata deserta.

Sulla inconferibilità di Russo, e degli altri nominati da De Luca, attendiamo il parere di ANAC, alla quale è stato presentato un esposto, oltre il pronunciamento del Ministro della Funzione Pubblica e dell’Assessore Regionale agli Enti Locali a cui si sono rivolti, attraverso interrogazioni parlamentari, rispettivamente gli onorevoli Maria Flavia Timbro e Claudio Fava.

Per Nicola Russo potrebbe aggiungersi un’ulteriore problema. Da funzionario della Regione Siciliana, attende che il Dipartimento della Funzione Pubblica regionale accordi l’aspettativa per lo svolgimento dell’incarico di D.G. di Messina Servizi Bene Comune.

Trattandosi, infatti, di una Società per Azioni di diritto privato, non è assolutamente scontato che Russo possa avere diritto ad ottenere l’aspettativa “per motivi personali”, che tra l’altro non potrebbe essere superiore a sei mesi mentre il contratto che dovrebbe essere sottoscritto ha durata triennale. E, ad oggi, a quanto ci risulta, non c’è stato il benestare dalla Regione”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it