Ha raccontato per oltre 70 anni la storia di Messina, dalla cronaca nera agli avvenimenti più significativi, ha immortalato e consegnato alla memoria attraverso la sua indimenticabile Rolleiflex i momenti più rilevanti, i paesaggi più incantevoli, i personaggi più illustri: ancora una volta, la città rende omaggio al grande fotoreporter Michelangelo Vizzini, venuto a mancare nel 2009. Nell’ultima seduta, la Commissione Toponomastica, presieduta dal consigliere Nino Interdonato, ha accolto la richiesta del gruppo consiliare Pdr Sicilia Futura di intitolargli una strada di Ganzirri: da oggi la via Vittorio Emanuele II, ubicata nei pressi del lago maggiore come perpendicolare della via Lago Grande, sarà ribattezzata “Via Michelangelo Vizzini”.
“Sono felice che la proposta del mio gruppo abbia trovato immediata e unanime adesione da parte degli altri membri della commissione – commenta Interdonato – Vizzini è un insigne messinese che attraverso la sua capacità di cogliere l’attimo con l’obiettivo fotografico, nell’epoca in cui le foto non si potevano ripetere, è riuscito a restituire alla sua comunità un inestimabile spaccato di vita cittadina, e non solo, racconti ordinari e straordinari che ancora oggi apprezziamo e ammiriamo”.
La strada scelta è proprio nel villaggio in cui Vizzini amava spesso scattare fotografie, vuoi per i luoghi particolarmente suggestivi, vuoi perché l’area di Ganzirri ha sempre ospitato manifestazioni prestigiose nell’ambito del “Circuito dei Laghi” un periodo bellissimo per Messina che a partire dagli anni ’50 accoglieva eventi culturali e sportivi di respiro nazionale e internazionale. Al tempo in quell’area, ancora poco edificata, il giovane e arguto Vizzini seguiva la “10 ore notturna”, competizione con vetture sportive tra cui quelle della Scuderia Madunina, una delle squadre più importanti dell’automobilismo italiano. Ora una di quelle vie porterà il suo nome come giusta riconoscenza e gratitudine da parte del Comune di Messina nei confronti di un uomo semplice e dall’animo nobile, i cui valori umani oltreché professionali sono ben noti.
“Siamo particolarmente emozionati per la delibera dell’amministrazione – commentano la figlia Nanda e gli amati nipoti di Michelangelo, Gaia e Mirko – il Comune ha voluto dedicare questo spazio in suo ricordo e speriamo di poter organizzare quanto prima una Cerimonia di intitolazione”.
In questi ultimi anni numerose le iniziative dedicate al fotografo, originario di Grotte, nell’agrigentino, dove era nato il 31 luglio 1920, trasferito a Messina dopo la Seconda Guerra: decine di mostre ed esposizioni anche di scatti inediti in occasioni di eventi in città e in provincia; il volume curato dal giornalista Massimiliano Cavaleri con 500 fotografie che rappresentano il “the best” della sua carriera; l’istituzione del Premio fotografico Michelangelo Vizzini, promosso dall’omonima associazione creata dalla famiglia, un progetto voluto fortemente dal figlio Andrea, scomparso prematuramente qualche anno fa, e che oggi sarebbe orgoglioso della scelta del Comune.
“Soltanto dopo la sua scomparsa abbiamo apprezzato la cifra della sua personalità immensa – così scrisse, dopo la morte di Michelangelo, il fraterno amico Giulio Santoro, noto ortopedico messinese appassionato di storia e arte fotografica – siamo tutti colpevoli per non avergli rivolto, durante il suo cammino terreno, il dovuto rispetto per la sua opera, la cui eredità rivive nella innumerevole produzione della sua leggendaria attività, riconsegnandoci ogni giorno la sua indimenticabile presenza”.