Dopo la nostra sintesi in cui chiariamo la vicenda (qui) che ha visto protagonisti Angela Rizzo, referente locale di Cittadinanzattiva, e l’Amministrazione comunale di Messina, e che è partita proprio da quanto riportato in un nostro articolo, riguardo al presunto acquisto di biglietti della rassegna Messina Restarts da parte dell’Amministrazione, la stessa ha deciso di rendere pubblica la sua riposta all’Assessore Francesco Gallo e al Sindaco Cateno De Luca, ecco quanto espresso da Rizzo:
“Recenti dichiarazioni dell’assessore Gallo affermerebbero che io utilizzi un certo modus operandi: spargere fake news per portare avanti una damnatio memoriae del sindaco e della Giunta.
Peccato, però, che il copione da loro inscenato sia sempre lo stesso: che sia io, i consiglieri comunali dissidenti o qualsiasi personaggio pubblico di spicco che non si allinei al regime, viene automaticamente preso di mira e sbugiardato, a modo loro.
Questa volta tocca a me. Sulla scia della polemica sollevata per la questione dei biglietti per i concerti a villa Dante, sono stata accusata di essere una divulgatrice seriale di fake news. Peccato, però, che il mio intervento a riguardo sia l’ultimo di una lunga scia di segnalazioni che risalgono persino a maggio 2021, periodo in cui veniva presentato il cartellone di villa Dante.
Ma non solo: addirittura il sindaco de Luca, nella conferenza stampa di presentazione, ha dichiarato che il comune di Messina avrebbe acquistato dei biglietti che avrebbe distribuito gratuitamente.
Che ora l’assessore Gallo indichi me come unica fautrice della fuga di una simile notizia appare quantomeno singolare.
Io, nel corso del mio lungo lavoro, ho sempre parlato con carte alla mano. Il mio lavoro, per fortuna, non mi permette di lasciare i dati al caso ed è per questo che ogni dichiarazione da me rilasciata, benché compiuta contro l’amministrazione, è fatta nel precipuo interesse della mia città.
È singolare, inoltre, come la Giunta si scagli contro il nemico pubblico di turno, denotando così una certa discontinuità che, attenzione sindaco, si potrebbe repentinamente tradurre in una spiccata incoerenza.
I documenti che ho prodotto nel corso di questi ultimi anni sono sempre stati a disposizione della cittadinanza e il sindaco de Luca lo sa bene, tant’è che durante la sua campagna elettorale ha sposato diverse mie cause, soprattutto con riferimento ai servizi sociali.
Che ora – improvvisamente e inspiegabilmente – io sia diventata una cantastorie, una giullare che si diverte a gettare ombre su un’amministrazione candida, è alquanto strano.
Ho sempre lavorato per gli altri, mettendo a disposizione le mie competenze e i documenti in mio possesso, la palla adesso passa alla cittadinanza, certamente in grado di comprendere la poca trasparenza che connota l’attuale amministrazione.
Per il resto, qualora l’assessore sarà felice di smentire le mie dichiarazioni utilizzando la mia stessa tecnica (no, non quella di spargere fake news, ma il modus operandi che prevede la validazione delle proprie dichiarazioni attraverso dati empirici e fattuali) io sarò contenta lo stesso. D’altronde ciò che per me è davvero importante non è di certo la salvaguardia della mia immagine pubblica, specie se quest’ultima viene messa in dubbio con modalità puerili”.