“Il testo base su fine vita è già stato votato in commissione, quello su Cannabis lo sarà a breve, su entrambi esiste una buona convergenza tra diverse forze politiche. Se non ci saranno particolari sorprese – e io non lo credo, sarebbe del tutto insensato – presto l’Aula di Montecitorio potra’ essere chiamata a votare due testi di legge che sono al centro del dibattito politico e culturale del nostro Paese da molto tempo”. Lo afferma il presidente della commissione Giustizia della Camera Mario Perantoni, deputato M5S. “Entro la prima meta’ di ottobre entrambe le proposte dovrebbero essere pronte per poter andare in Aula. Si tratta di temi sociali molto sentiti e sui quali il Paese aspetta uno scatto dal Parlamento: perciò, insieme alla collega Marialucia Lorefice, presidente della commissione Affari sociali, abbiamo fatto un lavoro di confronto e di condivisione che naturalmente a portato ad una sintesi che non significa compromessi al ribasso o svilimento dei contenuti. Anzi, io sono molto orgoglioso del lavoro fatto -prosegue Perantoni -. Sul fine vita ci siamo posti nella stessa ottica della Corte Costituzionale intervenendo sull’articolo 580 sia per depenalizzare l’aiuto materiale dato da terzi a persone che chiedono di porre fine da se’ alla propria vita in modo dignitoso in presenza di malattie gravi ed irreversibili che provocano sofferenze insopportabili, sia per disciplinarne il percorso. Per quanto riguarda il tema della Cannabis – spiega – abbiamo elaborato un testo la cui novita’ principale riguarda la questione delle coltivazione ad uso personale di poche piante: come gia’ affermato dalla Cassazione cio’ deve essere equiparato alla detenzione per uso personale. Oltre all’uso ludico, bisogna pensare a quelle persone che in modo non infrequente coltivano autonomamente la Cannabis per uso terapeutico e non hanno la possibilita’ di ottenerla attraverso i presidi sanitari. La proposta inoltre tiene conto delle preoccupazioni di alcuni gruppi politici In merito al dilagare dello spaccio e al contrasto al traffico, tanto che sono previsti aggravi di pena. Aggiungono a questi delicatissimi temi il lavoro in corso sull’ergastolo Ostativo (il 3 settembre scade il termine per la presentazione delle proposte di audizioni): si tratta di questioni sulle quali e’ dovuta intervenire l’alta Corte a volte anche a causa dell’inerzia del legislatore, in ritardo talvolta nel recepire istanze provenienti dalla societa’: ma ora – conclude -, pur nella consapevolezza di questo ritardo, il parlamento non e’ paralizzato ed il lavoro finora svolto in commissione testimonia la nostra volontà di recepire le sollecitazioni della societa’ e delle supreme magistrature e di rilanciare la centralità propria del Parlamento”.
In foto gli ultimi banchetti messinesi a Briga Marina e Santa Teresa Riva