Spazi di confronto, l’alternativa a De Luca fa parlare comitati e associazioni su rigenerazione urbana

Di Michele Bruno – Spazi di confronto si apre alla cittadinanza. E’ partito il primo forum lanciato dalla compagine di partiti e associazioni che provano a realizzare in città un’alternativa al Sindaco Cateno De Luca. Il primo incontro è stato dedicato all’ascolto di associazioni e comitati che lavorano sul territorio e portano con sé un’idea differente di Città.

L’obiettivo è far parlare direttamente Messina e i suoi cittadini attivi. Il tema sviscerato è stato: Rigenerazione urbana, periferie e recupero dell’affaccio al mare.

Di Risanamento, tema molto caldo oggi, ha parlato Unione Inquilini, che porta con sé l’ottica degli abitanti dei quartieri oggetto del percorso che dovrà concludersi, attraverso la legge nazionale inserita in un decreto del Ministro Mara Carfagna, alla consegna di nuove abitazioni.

Qui il video dell’intervento di Gianmarco Sposito.

Di rigenerazione anche culturale, che si intreccia all’ambito dell’edilizia e dell’urbanistica, hanno parlato Pier Paolo Zampieri del gruppo “Zona Cammarata” che ha preso in cura la Casa del Cavaliere Cammarata a Maregrosso, vero e proprio museo a cielo aperto nella zona sud, abbandonato a sé stesso; e la Pro Loco Messina Sud, che ha trattato il tema dei gioielli artistico culturali della stessa periferia, dell’affaccio a mare e della cura della vegetazione marina di questi luoghi.

Qui Pier Paolo Zampieri.

Qui Ivan Tornesi per Pro Loco Messina Sud.

A proposito di zona sud, il Comitato Salviamo Galati Marina ha raccontato la tragedia infinita dell’erosione costiera che ha colpito i galatoti, con le loro proprietà e abitazioni, divorando la spiaggia del villaggio e portando via la sua bellezza e le sue aspirazioni turistiche.

Qui Gabriele Ferrante, per il Comitato.

Dalla zona sud alla periferia nord si passa ascoltando invece il “Comitato 38° Borgo Marinaro Torre Faro” che ha parlato del traguardo ottenuto dell’Isola pedonale, ma anche di ciò che bisogna fare ancora per una città sostenibile e a misura d’uomo e di bambino, per rafforzare il turismo e cura dell’ambiente e la pulizia delle periferie.

La Rete Mobilità Dolce Messina è nata invece dall’unione di diverse realtà civiche e sportive con lo scopo di sensibilizzare su una Città mobilità sostenibile, basata su un approccio sensibile alle problematiche ambientali, con l’uso di mezzi di trasporto che non inquinano, come le bici e i mezzi pubblici, da inserire in un nuovo piano regolatore. 

Qui l’intervento di Santino Cannavò.

Spi Cgil ha trattato invece dell’inclusione dei pensionati nella vita cittadina.

Della riqualificazione e rigenerazione ambientale della Città hanno trattato Legambiente Messina e Italia Nostra.

L’Associazione Puli-Amo Messina con il suo Presidente Cristian Mangano (qui) ha raccontato la sua storia, dalle diverse attività di pulizia collettiva all’impegno diretto nella gestione di beni abbandonati come lo spazio antistante la Chiesa di Montalto.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it