Il Movimento civico Cambiamo Messina dal Basso torna sulla questione dell’aumento della Tari e su Messinaservizi Bene Comune, con un suo post su Facebook. Questo il contenuto, in cui viene fortemente criticata l’Amministrazione:
MessinaServizi aumenta i costi del personale di 5 milioni di euro, che verranno pagati tramite l’aumento della Tari: Messina potrebbe diventare la prima città in Italia per il maggior numero di addetti nel settore rifiuti e dintorni e contemporaneamente la città con meno servizi!
Nel 2018, quando i dipendenti erano poco più di 500, De Luca diceva che voleva licenziarne 150 (esubero del 30%), ora invece vuole arrivare a 1000 dipendenti per rifiuti, verde e dintorni. Del resto, mica paga lui!
Non solo aumenteranno le spese, ma i lavoratori si troveranno con meno soldi in busta paga visto che non è stato pagato il premio di risultato promesso nel 2019 dal sindaco.
Nel Piano tari 2021 si legge che attualmente il personale è costituito da circa 600 lavoratori, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato. A questi si prevede di aggiungerne 107 dipendenti per lo spazzamento, 150 lavoratori stagionali per i due mesi d’estate, n.1 direttore generale che costerà euro 195.000, per non parlare dei 100 per il verde a carico del bilancio comunale ed i 500 dei cantieri di servizio utilizzati per 6 mesi.
E quanto ci costerà questo esercito?
Per il biennio 2021/2022 si prevede un aumento rispetto al 2020 di oltre 3 milioni che sale a 5 milioni nel 2022 contrariamente a quanto previsto nel Piano Tari 2019.
La bocciatura della Tari 2021 non causa il licenziamento di nessuno/a né alcun danno erariale, impedisce “soltanto” che Messinaservizi si trasformi in uno STIPENDIFICIO a discapito della qualità dei servizi che deve erogare per contratto.