Dopo la drammatica denuncia di una madre e la pressione della pubblica opinione anche a seguito di un esposto da parte del garante dell’infanzia e dell’adolescenza Angelo Costantino, il caso Nemo Sud travalica i confini dello Stretto e arriva a Roma, nelle stanze del ministero della Salute. Ora che il centro clinico resta chiuso per lo stop alla convenzione con l’azienda ospedaliera universitaria il direttore generale alla Programmazione sanitaria del ministero della Salute, Andrea Urbani, ha inviato una nota all’assessorato regionale guidato da Ruggero Razza, chiedendo una «relazione sulla chiusura del Centro Nemo Sud di Messina», con «sollecito riscontro».
Il dirigente ministeriale spiega che da Messina è giunto, appunto, un esposto del Garante e per questo «si richiede di voler inviare alla scrivente direzione generale una dettagliata relazione sulla vicenda, ai fini delle valutazioni di competenza».
Una storia controversa quella della convenzione tra la Fondazione e il Policlinico di Messina giunta al capolinea che ha visto mobilitare tanti pazienti e familiari ma anche numerosi esponenti politici e della società civile che temono disagi per i malati e alle loro famiglie.