di Michele Bruno – Stamani si sono presentati davanti alla sede di Atm Spa, per protestare contro i vertici dell’Azienda, i lavoratori che si occupano delle pulizie dei mezzi, degli uffici e degli altri spazi di proprietà della partecipata comunale.
Il Sindacato Generale di Base (SGB), che sta difendendo le rivendicazioni dei pulitori Atm, denuncia le condizioni di lavoro cui sono sottoposti.
Con l’avvio della nuova società Atm Spa il servizio di pulizia è stato assegnato in appalto alla ditta Zenith spa. Per il Sindacato le 350 ore dedicate prima alla pulizia di tram ed autobus si riducono a circa 150, ma per pulire anche uffici ed ambienti a disposizione. Ciò avrebbe avuto come conseguenza tagli a salari e contratti, ridotti in generale tra le 9 e le 18 ore settimanali.
“qualcuno ci spieghi come si fa a pulire un autobus in meno di 10 minuti ed a vivere con contratti precari da 10 ore settimanali!” Ha affermato con forza Vincenzo Capomolla, segretario di SGB.
La manifestazione di oggi ha scatenato dibattiti e polemiche. Solidarietà ai lavoratori e dure critiche ai vertici di Atm Spa arrivano da Filt Cgil e Uiltrasporti:
“Una situazione di precarietà, anch’essa frutto amaro del percorso di trasformazione dell’azienda speciale Atm in società per azioni – commentano Carmelo Garufi e Michele Barresi, segretari di Filt Cgil e Uiltrasporti- che queste sigle hanno dal primo istante contestato e di cui questi lavoratori sono risultati per primi l’anello più debole in un percorso che ad oggi ha mostrato pochissime luci e tante ombre. La pulizia dei mezzi Atm Spa è gestita dal nuovo management con gare per ditte esterne aggiudicate al massimo ribasso con discutibili risultati per utenti ma anche per i lavoratori che guidano e che operano spesso in ambienti poco salubri. Pulizie di bus e tram svolte in pochi minuti e lavoratori con contratti ad ore fortemente ridotti. Questo ha voluto il nuovo corso del presidente Campagna e su questi temi legati anche alla salubrità degli ambienti di lavoro per tanti autisti Atm, sposiamo le ragioni di questi lavoratori guidati oggi allo sciopero dal sindacato SGB. Le responsabilità sui destini occupazionali degli ex autisti interinali, come di questi operatori delle pulizie, ormai si leggono nella storia dal salva Messina in poi che ha visto chiare posizioni di ostilità da parte di Atm Spa e un fronte sindacale spesso diviso e poco incisivo. “Precisiamo che l’esperienza ci ha insegnato che nessuna strumentalizzazione esercitata sulle difficoltà dei lavoratori più deboli deve essere da leva per indebolire oltre le tutele dei tanti lavoratori di Atm Spa – continuano Garufi e Barresi – e la vertenza sacrosanta di questi operatori non deve essere usata come cavallo di troia per l’introduzione di contratti multiservizi o per lo spacchettanento aziendale dell’Atm con la creazione di società parallele in cui poi far confluire parte delle maestranze oggi in azienda. Il peggiore nemico di questi lavoratori che operano per ditte esterne in appalto ad oggi è stata la committente Atm Spa che, operando con la logica del mero profitto, ha generato un continuo gioco al ribasso sui diritti dei lavoratori operato dalle ditte aggiudicatarie. Siamo e saremo dalla loro parte nella lotta intrapresa verso la committente Atm Spa, per avere una qualità di servizio migliore, più igiene per i lavoratori Atm e gli utenti e così ottenere per queste maestranze contratti full time e maggiori diritti – continuano Garufi e Barresi – perché le attività di pulizia richiederebbero di certo maggiori risorse di quelle che Atm ha destinato fino ad oggi. Se si vogliono internalizzare nuove attività e tutelare le maestranze ben venga, ma il bando di assunzione emesso il primo giugno per 15 unità con contratto multiservizi taglia fuori per limiti di età proprio questi lavoratori e secondo questi sindacati va sospeso, ma soprattutto deve essere chiaro – concludono i sindacati – che queste operazioni possono avvenire solo con il contratto degli autoferrotranvieri che deve rimanere l’unica forma contrattuale all’interno dell’azienda.
Capomolla stesso ha dubbi su queste nuove assunzioni:
“Adesso la selezione di ATM spa per l’assunzione di 15 operatori per pulizie e manutenzione, con vincolo di età inferiore ai 30 anni. Benissimo. Ed a chi già da anni fa questo servizio sui nostri autobus, quasi tutti con età superiore ed ovviamente con carichi familiari, cosa, un bel calcio nel sedere e la disoccupazione davanti?.
Se l’azienda si avvia all’internalizzazione del servizio benissimo, ma non possiamo pensare di estromettere chi quel servizio lo fa da anni e rappresenta anche, oltretutto, un valore di esperienza per l’azienda”.
Toni più concilianti ed ottimisti riguardo al percorso fatto finora dalla partecipata sono stati espressi dai sindacati Cisl, Orsa, Ugl e Faisa:
“La protesta dei lavoratori della ditta Zenith, che opera in appalto per la pulizia dei bus Atm, per Fit CISL, FAISA, UGL e ORSA è simile alla vertenza degli autisti ex interinali che, grazie al nuovo corso di un’azienda finalmente libera dall’annosa posizione debitoria, a fine giugno avranno la possibilità di partecipare alle selezione per l’assunzione a tempo indeterminato, passando dal caporalato legalizzato delle agenzie interinali ad un contratto di lavoro definitivo e dignitoso con ATM S.p.A.
Una soluzione simile va quindi immediatamente individuata per i pulitori in forza alla ditta appaltatrice che rischiano di restare fuori dal ciclo produttivo a conclusione del bando pubblicato da Atm per l’assunzione di 15 pulitori con contratto di apprendistato nell’area multiservizi.
Fit CISL, FAISA, UGL e ORSA, nella riunione con Atm dello scorso 18 giugno, sono rimaste al tavolo dopo che altre sigle hanno abbandonato la trattativa, chiedendo ed ottenendo la sospensione del bando per l’assunzione di 15 nuovi operatori in apprendistato, con l’obiettivo di trovare soluzioni occupazionali dignitose per i lavoratori attualmente impiegati nell’appalto con contratti mortificanti.
Con il nuovo corso dettato dal ‘Salva Messina’, ricordano i sindacati, in ATM si è ridotto significativamente il ricorso all’esternalizzazione dei servizi. «Basta ricordare che durante la passata gestione anche la manutenzione dei motori dei bus era affidata a una ditta di Catanzaro, con tutte le difficoltà e i costi che si possono immaginare. Approfittando del nuovo corso che ha prodotto il certificato risanamento dell’azienda, bisogna porre in essere ogni strumento per azzerare definitivamente il dispendioso sistema degli appalti che ha contribuito a far fallire la vecchia Atm. È necessario internalizzare lavorazioni e lavoratori senza ledere i diritti acquisiti dei dipendenti già in forza ad Atm Spa.
Sosteniamo la lotta dei lavoratori della SGB che oggi hanno manifestato davanti all’azienda – affermano i segretari D’Amico (Fit CISL), Sturiale (FAISA), Giallanza (UGL) Massaro (ORSA) – ma prendiamo le dovute distanze da chi sfrutta i disagi dei lavoratori per portare avanti sterili contrapposizioni politiche che nulla c’entrano con le dinamiche sindacali. Sulla scorta degli accordi preliminari siglati nel Salva Messina, questo fronte sindacale può vantare di aver messo fuori dall’azienda pubblica il mortificante lavoro somministrato che altri fronti applaudivano come soluzione occupazionale. Grazie agli impegni sottoscritti nel “Salva Messina” sono stati assunti oltre 120 autisti ed altri stanno per essere assunti direttamente in azienda con contratto a tempo indeterminato. Con lo stesso sistema il presidente Campagna ha il dovere di proporre al sindacato trattante soluzioni e opportunità credibili per i pulitori che vedranno Fit CISL, FAISA, UGL e ORSA sostenere la loro vertenza nei tavoli di trattativa, senza preconcetti, demagogie e sterili contrapposizioni, con l’unico obiettivo di dare una risposta concreta alle giuste rivendicazioni dei lavoratori”.
Non tarda ad arrivare la risposta dell’Azienda municipale alle critiche:
“Continua il tentativo di mistificare la realtà da parte di alcune OO.SS. (CGIL e UIL) – scrive in una nota il Presidente di ATM Pippo Campagna – le quali, ancora legate a vecchi sistemi e vecchie logiche, cercano disperatamente di difendere un vecchio e malsano andazzo che li vedeva spadroneggiare, pur in assenza di titolarità, riuscendo a mantenere al guinzaglio i loro iscritti, numeri e non persone. Ormai hanno gettato la maschera, continuano ad operare contro ATM S.p.A. e contro il personale ATM, come dimostrato da alcune comunicazioni ricevute che suggerivano di operare in danno ai lavoratori, e, per ultimo, contro la possibilità di creare nuove assunzioni a tempo indeterminato e full time, che potrebbero rappresentare la svolta per tante famiglie e cittadini. Il caso specifico è ancora più paradossale poiché, le ormai sempre più abbrutite ed inferocite OO.SS. difendono alcuni lavoratori, non dinnanzi al loro datore di lavoro, cioè la ditta che si è aggiudicata la gara per le pulizie dei mezzi ATM, ma contro l’ATM che ha trasparentemente espletato una gara nel pieno rispetto della normativa vigente e prendendo ad esempio modelli da tutti riconosciuti come virtuosi ed efficienti. È importante sottolineare, inoltre, che la gara non è stata aggiudicata al massimo ribasso, come continuano a ribadire mentendo CGIL e UIL, ma valutando l’offerta economicamente più vantaggiosa. In definitiva, ATM è estranea ai rapporti di lavoro tra la ditta di pulizia ed i suoi assunti, pertanto diffida chiunque dall’associare la Società ad eventuali responsabilità legate a rapporti con i lavoratori lesive della dignità o dei diritti di quest’ultimi. La Società non può entrare in merito al rapporto tra soggetti terzi ed i propri lavoratori ma può, come è abituata a fare e come farà, prendere provvedimenti nel rispetto del contratto in essere tra le parti.ATM non ha intenzione di tornare indietro dopo gli innumerevoli passi avanti compiuti in questo anno, non si consentirà né che le OO.SS. si sostituiscano al management aziendale, né che quest’ultime condizionino a suon di minacce di denunce, scioperi ed altri artifizi la politica aziendale e l’ambizioso piano di rinascita, crescita e consolidamento di un’Azienda che oggi è esempio di trasparenza, efficienza e positivo cambiamento”.
Dura, infine, la replica di Cgil e Uil:
“Prendiamo atto che le repliche stampa del presidente Campagna alle legittime denunce di questi sindacati continuano ad assumere sempre più i connotati dell’insulto fine a se stesso, pertanto valuteremo ogni iniziativa legale a tutela dell’immagine di queste organizzazioni”. Nel merito dei fatti come sempre il presidente nella sua replica elude le risposte e finge di dimenticare che Atm Spa, nella qualità di committente, ha specifiche responsabilità e doveri nei confronti delle società che operano in appalto per Atm Spa e dei lavoratori e, sebbene voglia distogliere l’attenzione dai fatti, l’allarme di Filt Cgil e Uiltrasporti è chiarissimo e riguarda il rischio tangibile che si apra la strada allo spezzettamento contrattuale dell’atm a danno di centinaia di lavoratori oggi autoferrotranvieri”.