Un confronto necessario alla luce dei tempi e delle esperienze raccolte dagli interlocutori nel lungo impegno sul fronte del diritto, delle carceri, della giustizia. Un dialogo per nulla scontanto tra il magistrato Sebastiano Ardita e il direttivo di Nessuno Tocchi Caino, con Sergio D’Elia, nell’ottica di proseguire l’impegno per la civiltà della pena che è “impegno per la legalità e la democrazia”.
“Nessuna battaglia per la civiltà della pena può prescindere dal sostegno agli operatori e alla polizia penitenziaria – ha ribadito il magistrato siciliano – Nessuna legalità può esistere essenza difesa delle vittime. Nessun beneficio può essere concesso a chi non rinnega il proprio passato di violenza”.
La realtà penitenziaria non è solo un problema di “metri quadrati” e si evince da questo incontro, che si è svolto a Catania il 19 giugno 2021, in cui con grande onestà intellettuale si affronta una questione complessa che riguarda la pena e lo stato di diritto.