Nessun moralismo: a chi non piace la birra. Ma certamente andare a fare il vaccino e trovare nell’Hub in Fiera un corner per la vendita di birra a 50 centesimi ha scatenato le polemiche. Rincarate anche dalle dichiarzioni del commissario per l’emergenza Covid Alberto Firenze, che ha sorvolato su come e perchè sia stata scelta questa modalità di incentivo alla vaccinazione, puntando sull’esterofilia.
“Apprendo con piacere il gradito sincronismo tra gli Stati Uniti d’America e Messina – dichiara il commissario per l’emergenza covid Alberto Firenze – nel lanciare la prima iniziativa speciale all‘interno dell’hub Fiera, una postazione dedicata ad una birra artigianale, ho letto sui giornali che l’America e il presidente Joe Biden stanno puntando proprio su questo input per accelerare al massimo le vaccinazioni di massa“.
Naturalmente la birra sarà disponibile esclusivamente alle persone maggiorenni, come previsto dalla legge; mentre si ricorda che anche chi ha più di 16 anni (nati dal 2005) potrà prenotarsi sul portale per ricevere il vaccino. Inoltre verranno predisposti alcol test rapidi con l’obiettivo di educare le nuove generazioni, anche in vista della stagione estiva imminente, a bere bevande alcoliche con prudenza e moderazione”.
Eppure i dubbio restano e sono più che legittimi, posto che in altri Hub nazionali (ad esempio nel Lazio) si è pensato si di “premiare” i più giovani, ma regalando ad esempio una copia della Costituzione ai maturandi che si stanno vaccinando.
Associare la birra alla promozione di un comportamento di salute individuale e collettiva lascia senza parole: se poi il target sono le nuove generazioni…. indignarsi è addirittura necessario. Per non parlare di questioni meno politiche, come ad esempio capire perchè quella birra e non altre in uno spazio pubblico. (pal.ma)