di Michele Bruno – In questi giorni si è aperto il caso Papardo, a seguito della decisione della Regione Sicilia di bocciare la pianta organica dell’ospedale, fatto che secondo il deputato regionale Antonio De Luca e i rappresentanti della Cisl, rischia di penalizzare la struttura economicamente e in merito all’organico.
“L’audizione in commissione Ars, da me fortemente voluta, del dirigente dell’Assessorato alla Salute Mario La Rocca, del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Papardo Mario Paino e delle organizzazioni sindacali per discutere sul taglio di 8 milioni di euro alle risorse regionali destinate al nosocomio dell’Ospedale Papardo è stata molto proficua. Dopo un confronto a tratti anche aspro è arrivati ad un’apertura importantissima da parte dell’Assessorato alla Salute: abbiamo infatti ottenuto la convocazione di un tavolo tra l’Assessorato ed i vertici dell’Ospedale Papardo”.
Ha dichiararlo ieri il deputato del Movimento Cinque Stelle Antonio De Luca, a conclusione della seduta della commissione Ars Salute.
“Sono molto soddisfatto per l’esito del confronto che si è tenuto stamattina, ma la battaglia per salvare il nostro ospedale non finisce certo qui. Il Papardo è un presidio ospedaliero fondamentale ed è diventato nel tempo punto di riferimento non solo per chi risiede nella zona nord di Messina ma anche per i calabresi. Per questo motivo, mi batterò affinché venga ulteriormente potenziato”.
Sulla seduta odierna della commissione salute interviene anche la deputata del Movimento Cinque Stelle Valentina Zafarana:
“Già nella precedente legislatura mi ero battuta per evitare la chiusura dell’Ospedale Piemonte ed il depauperamento dell’offerta sanitaria messinese. Anche questa volta il Movimento Cinque Stelle sarà in prima linea per salvare la sanità pubblica messinese”.
“La critica che viene mossa al Papardo – continuano De Luca e Zafarana – è di non aver speso interamente le risorse che aveva a disposizione, ma questa è una responsabilità che va ascritta interamente al d.g. e non alla struttura. L’Assessorato alla Salute dovrebbe verificare l’operato della dirigenza del Papardo invece di tagliare le risorse, segnandone negativamente il futuro”.
“L’Ospedale Papardo – concludono i due deputati M5S – non si tocca. La salute dei cittadini viene prima di tutto e non dobbiamo permettere che venga smantellato uno dei presidi sanitari più importanti della nostra città”.
Sulla questione è intervenuta anche Cisl, che aveva in questi giorni denunciato la questione pubblicamente come fatto anche da De Luca:
“Quello avviato oggi è il primo passo di un percorso lungo e che deve vedere l’Ospedale Papardo mantenere il suo ruolo di presidio ospedaliero fondamentale per il territorio e punto di riferimento per tutta la zona nord di Messina. È chiaro che non consentiremo che vengano tagliate risorse alla struttura ed ai servizi per gli utenti”.
È il commento del segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, della responsabile della Cisl Fp Giovanna Bicchieri e del segretario generale della Cisl Medici Gianplacido De Luca (unitamente alle rappresentanze aziendali) a seguito della riunione della Commissione ARS sull’Ospedale Papardo.
“Ricordiamo che l’Ospedale Papardo – aggiungono ancora – oltre che essere sede operativa del 118, nella fase della pandemia da CoVid non ha ridotto alcun servizio all’utenza ma, anzi, ha potenziato e garantito anche la gestione dell’emergenza Coronavirus oltre alle normali prestazioni. È utile ricordare anche che il Papardo sta dando supporto alla struttura sanitaria di Lipari per le gravi carenze di organico che già la scorsa estate sono state al centro delle proteste dei residenti eoliani”.
La Cisl, però, “è costretta a denunciare l’atteggiamento tenuto dalla presidente della Commissione La Rocca Ruvolo che, dopo un ritardo di oltre due ore, non ha dato ai rappresentanti sindacali la possibilità di intervenire”. hanno specificato.
“Riteniamo questo una grave mancanza di rispetto nei confronti delle parti sociali che rappresentano i lavoratori e il tessuto sociale della città e che portano, agli uffici regionali, le istanze di chi vive il territorio. L’atteggiamento della presidente è stato decisamente inadeguato ed inaccettabile. Auspichiamo che alla prossima occasione si possa chiarire anche questo spiacevole episodio che resta una macchia in un percorso che deve essere, comunque, costruttivo e collaborativo per la tenuta ed il mantenimento della struttura sanitaria. L’erogazione dei servizi e la qualità della salute dei cittadini vengono prima di tutto e la compattezza anche della deputazione regionale testimonia come tutti vogliamo lo stesso obiettivo”.