Rifiuti, è emergenza a Messina: tolto l’ultimo cassonetto, ma la città è una discarica

di Michele Bruno – Il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha manifestato la sua soddisfazione in modo trionfale per la rimozione degli ultimi cassonetti in Città, facendosi portare su un cassonetto all’urlo di “Viva Maria” (cosa che potrebbe anche risultare blasfema in questo caso ai credenti).

Tuttavia il problema dei rifiuti a Messina appare tutt’altro che risolto. I Messinesi denunciano da giorni, da quando sono stati tolti i cassonetti, che la Città è una discarica a cielo aperto, con spazzatura in ogni angolo.

Abbiamo raccolto post di utenti Facebook che evidenziano lo stato delle cose. Vediamo cumuli di spazzatura presso la Stazione Centrale, Via Palermo, Via Ghibellina, Via Ugo Bassi, Viale Italia, Via Cesare Battisti. E sono solo alcuni esempi, potremmo fare un più ampio elenco, basti pensare quanto evidenziano i comitati Rispetto Messina e Centro Storico Vivibile:

“La situazione appare ancor più grave in altre zone della città. Ancora in fiamme, lo scorso giovedì e per la seconda volta nel giro di pochi giorni, l’area in corso di sbaraccamento di Camaro San Paolo, dove qualcuno ha pensato bene di dar fuoco ad alcune baracche disabitate diventate una vera e propria discarica a cielo aperto. Stessa situazione a due passi dal centralissimo Viale Regina Margherita, dove i sacchi dell’immondizia volano addirittura sui tetti delle baracche disabitate, sul Viale Boccetta, allo svincolo autostradale, e sul Viale Annunziata, a pochi passi da un istituto comprensivo che vede giornalmente bambini e genitori attraversare la strada. Una situazione di estremo degrado che regna tra le baracche ormai vuote dopo l’assegnazione delle nuove case”.

E’ vero, gli incivili a Messina ci sono e ci saranno sempre. Ci sono ancora tante persone non pronte a fare la differenziata, e che già prima buttavano roba per strada. Ma non è solo così che si può liquidare la questione.

L’Amministrazione e la Messinaservizi, la Città con loro, non erano pronti alla rimozione dell’ultimo cassonetto. Elenchiamo i problemi per ordine:

1 Ancora oggi mancano in molti condomini e attività i carrellati per la differenziata. C’è chi è andato a prenderli sua sponte, perché nessuno glieli ha portati a casa. Chiaramente chi non ha molta voglia di fare la differenziata, li ha buttati in giro, infatti la Città appare piena di sacchetti.

2 La Messinaservizi non ha personale adeguato per coprire tutte le zone, quindi a volte la spazzatura non viene raccolta e le persone sono costrette a buttarla fuori dai carrellati. Ci si sta, dove si può, affidando ai privati. Ma paghiamo già abbastanza di Tari per sostenere la Messinaservizi. La raccolta differenziata dovrebbe abbassare i costi, non aumentarli. Dovrebbe portare un guadagno, E’ evidente che c’è un problema.

3 I cittadini non sono stati formati dall’Amministrazione e preparati, anche mentalmente a fare la differenziata. Questo sarebbe stato necessario anche per convincere i meno persuasi.

4 La città è piena di piccoli carrellati, molti dei quali davanti alle attività commerciali, anche perché non tutti i condomini sono muniti degli spazi all’aperto dove porre i carrellati. Con la soluzione che anche esteticamente la Città è peggiorata, più brutta di prima. Quasi più vivibile con i cassonetti.

Denunciano infatti i comitati Rispetto Messina e Centro Storico Vivibile “Il porta a porta che si è voluto adottare anche nel centro storico, nonostante in diverse aree non vi siano spazi disponibili, è stato avviato nella più totale confusione e nel più totale pressapochismo. Basti pensare che a certi condomini con 20 o 25 appartamenti sono stati forniti solo un mastello per l’umido e vari sacchetti per la differenziata, con l’indicazione che sia il mastello, insufficiente, che i sacchetti colorati per le varie tipologie di altri rifiuti, dovranno essere posizionati accanto o di fronte al numero civico dei vari isolati o delle varie strutture abitative, anche se si trovano a pochissima distanza o accanto a esercizi commerciali o locali”.

Le regole di conferimento non sono chiare, infatti denunciano ancora i due comitati “In alcuni depliant viene indicato come orario per il conferimento dalle 20 alle 22 del giorno precedente a quello della raccolta programmata, in altri fogli illustrativi viene suggerito un orario diverso che va dalle 21 alle 5 del mattino. Il risultato facilmente riscontrabile è che i mastelli non sono stati svuotati e i sacchetti non sono stati ritirati, mentre in altre vie del centro sono stati lasciati cassonetti che diventano stracolmi di rifiuti vari”.

 

Come si sarebbe potuto risolvere tutto ciò?

a) Il punto 1 e 3 con una adeguata formazione dei cittadini attraverso momenti di educazione e confronto nei quartieri e fornendo a tutti i condomini i carrellati.

b) Il punto 4 utilizzando magari dei cassonetti differenziati per i condomini, invece che i carrellati, e creare isole ecologiche nei diversi punti della Città dove gli esercenti possono conferire tutto, e dove Messinaservizi potrà raccogliere i rifiuti più rapidamente e semplicemente, riducendo anche il problema al punto 2,

In questo modo si abbasserebbe anche il costo della Tari, perché se la differenziata funziona il Comune ha un guadagno sui rifiuti conferiti. Oggi la Tari a Messina è tra le più alte d’Italia. 

Tra l’altro, come evidenziava Messina in Azione in una nota firmata da Eleonora Urzì Mondo e Francesco Suria, esistono in molte città sistemi migliori di conferimento, con l’utilizzo del codice fiscale o del codice a barre degli utenti, comuni privati o esercenti, in modo che il cattivo o il mancato conferimento sia multato. Oltre al fatto che il Movimento politico di Carlo Calenda denuncia anche notevoli ritardi nella raccolta dei mastelli da parte degli operatori, che forse possiamo attribuire anche alle carenze di personale della partecipata comunale.

A questo punto, ci chiediamo, se non rischia di diventare solo una passerella quella del Sindaco degli ultimi giorni, visto che il problema rifiuti è evidente a tutti. Sindaco che tra l’altro criticava per il sistema rifiuti il Presidente della Regione Musumeci, ma che forse non è egli stesso esente da critiche.

 

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