Nella seduta del 10 maggio scorso, la questione è stata nuovamente posta all’attenzione dei Consiglieri, durante i lavori della I Commissione Consiliare “Mobilità, Arredo Urbano e Spazi pubblici”, presieduta dal Consigliere della V Municipalità Franco Laimo.
La Via Nicaragua (Rione San Licandro basso) protagonista in passato di vicende giudiziarie fra privati cittadini e Comune di Messina, circa la titolarità della via stessa, è ancora oggetto di lamentele e disagi per i residenti della zona.
Difatti la via è pubblica, lo dice il giudice civile, che ha deciso la causa intentata dai residenti che l’avevano privatizzata con un cancello, facendone diventare un caso finito alla trasmissione di Mediaset “Le Iene”.
A testimoniare che è demaniale inoltre ci sono l’impianto di illuminazione, risalente agli anni ’30, poco dopo la realizzazione della stradina, poi la toponomastica, e gli interventi effettuati dallo stesso Comune di Messina; questi ed altri elementi, secondo il giudice Maria Luisa Tortorella della I sezione del Tribunale Civile, danno ragione al Comune di Messina che ha avuto la meglio nel procedimento instaurato dai proprietari dell’immobile adiacente la via, che chiedevano l’accertamento della natura privata della stessa strada.
“Durante i lavori di Commissione, – spiega Laimo – si è evidenziato, che ad oggi, è presente una catena che impedisce l’accesso alla via stessa, e ancora vasi e suppellettili privati che rendono ancora più inaccessibile il passaggio pedonale da parte della collettività”.
“Svariate lamentele e continue segnalazioni – prosegue Laimo – giungono da parte di cittadini residenti, che si sentono ‘scippati’ di un pubblico diritto”.
Il verdetto della Commissione, votato all’unanimità dei Consiglieri, è quello di verificare lo stato dei luoghi e la titolarità, e ripristinare il pubblico accesso se la via è stata dichiarata pubblica a tutti gli effetti.
Una nota è stata inviata alla Sezione della Polizia Municipale ed all’Assessore al ramo Avv. Dafne Musolino.
La V Circoscrizione adesso vuole garantire la legalità.