La lente dell’Anticorruzione su Palazzo Zanca: la nomina del dg Basile “inconferibile”?

L’incarico oneroso da esperto del Sindaco per il monitoraggio amministrativo-contabile delle misure del piano di riequilibrio è al centro dell’intervento dell’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, circa la “inconferibilità” a Federico Basile della nomina di Direttore Generale a Palazzo Zanca.

Sembrano prendere concretezza quelli che erano i dubbi sul fatto che Basile non potesse essere nominato direttore generale dal sindaco Cateno De Luca, e la notizia non è ancora ufficiale ma pare sia già arrivata sulla scrivania del segretario generale, Rossana Carrubba, che aveva chiesto il parere alla massima autorità sollecitando un intervento chiarificatore lo scorso 8 marzo nella qualità di responsabile trasparenza e anticorruzione del Comune.

Federico Basile è stato nominato direttore generale il 28 ottobre del 2020, ma fino al giorno prima ricopriva l’incarico di esperto con un compenso di 27 mila euro all’anno, dunque si parla di “inconferibilità” poichè si tratta di un ruolo amministrativo di vertice che secondo la legge (e secondo l’interpretazione dell’Anac) non può essere svolto da chi  “nei due anni precedenti” abbia esplicato tra l’altro “attività professionali finanziate o comunque retribuite dall’amministrazione o ente che conferisce l’incarico”. Compresa per Anac, “l’attività di consulenza”, purchè “abbia i requisiti di stabilità e continuità” come mostrerebbero i compensi dal 1 febbraio 2019 al 27 ottobre 2020 (per un totale di 56.250 euro).

L’Anac ha poi evidenziato, secondo quanto emerso da fonti giornalistiche, che dal 3 aprile 2020 Basile è anche presidente del Nucleo di valutazione della città Metropolitana, “ente distinto dal Comune ma nel quale la carica di Sindaco metropolitano è rivestita dallo stesso soggetto che attualmente è sindaco del Comune di Messina”, ovvero Cateno De Luca. Per cui non si escludono anche “ipotesi di conflitto di interessi”. Ed ancora nel procedimento in corso, l’autorità garante ha sottolineato come “è opportuno considerare che la coniuge del dott. Basile, dott.ssa Daria Rotolo, è stata membro del consiglio comunale di Messina da giugno 2018 fino al 15 febbraio 2021 (ricordiamo le sue dimissioni quale eletta nel gruppo Sicilia Futura, ndr). L’attività svolta dal Dott. Basile in favore del Comune – si legge ancora in un documento dell’Anac anticipato da Gds – sia in relazione agli incarichi di esperto del sindaco che a quello di direttore generale, avrebbe quindi potuto costituire ipotesi di conflitto di interesse rispetto all’incarico politico del coniuge, in quanto trattasi di attività amminstrativa nelle quali il consiglio comunale è chiamato ad esprimersi”.

Il procedimento secondo quanto scritto dall’Anac ai vertici amministrativi di Palazzo Zanca “può concludersi con l’adozione di un atto di accertamento di specifiche fattispecie di inconferibilità e incomaptibilità”, e questo potrebbe addirittura causare in estremo la dichiarazione di nullità degli atti firmati da Basile nella qualità di direttore generale.

 

 

 

 

 

 

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