“I bambini con disturbo dello spettro dell’autismo che fanno parte del ‘Programma Interdipartimentale Autismo 0-90’, portato avanti dal Policlinico di Messina, potranno continuare a ricevere l’assistenza fino al termine delle attività previste per il prossimo ottobre”. Lo assicura Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia in Assemblea regionale siciliana e componente della commissione sanità, in considerazione del fatto che i fondi disponibili per i professionisti che assistono questi 9 bambini andranno ad esaurirsi il prossimo 12 maggio, data in cui si conclude l’ultima proroga disposta dall’azienda ospedaliera universitaria messinese con la delibera dello scorso 11 marzo per l’incarico libero-professionale delle cinque terapiste, le cui competenze consolidate nel tempo ora rischiano di essere disperse. A denunciare i rischi di stop al progetto era stato in questi giorni il gruppo civico Rispetto Messina.
“Abbiamo trovato una soluzione tecnico-amministrativa, grazie alla sensibilità dei vertici del Policlinico e dell’Asp di Messina che ringrazio – spiega Amata – Infatti, sarà l’azienda sanitaria di Messina a farsi carico dei costi delle terapie dei 9 bambini affinché si possa concludere il loro piano terapeutico in attesa, però, che si possano predisporre i bandi per reperire il personale e mettere a sistema un servizio indispensabile, che non deve più andare alla ricerca delle somme. Dobbiamo fare in modo che questi bambini abbiano la giusta assistenza da parte dei sanitari specializzati”.
“L’autismo – osserva la capogruppo FdI – è una delle patologie che più ci preoccupano, e che maggiormente richiede un intervento precoce, al fine di garantire i migliori risultati possibili con positive ricadute sia sulle persone che ne sono affette, sia sul sistema sanitario. L’emergenza Covid, che giustamente in questo momento sta richiedendo la massima attenzione da parte di tutti, non deve però fare dimenticare le altre esigenze di salute della collettività. Ho voluto assicurare alla questione autismo il mio massimo impegno – sottolinea – affinché la rete territoriale garantisca i servizi necessari a dare le giuste risposte ai pazienti con disturbo dello spettro autistico e alle loro famiglie”.
“Abbiamo già colto i segnali di allarme delle famiglie e non possiamo neanche immaginare – ribadisce l’on. Amata – di privare 9 bambini e il territorio tutto di un indispensabile e qualificato servizio, diagnostico e riabilitativo, risorsa preziosissima in un contesto nel quale l’offerta di prestazioni non riesce a soddisfare una domanda sempre più crescente. L’impegno della politica assieme alle organizzazioni sanitarie è quello di dare ad un’utenza particolarmente fragile risposte certe, continuità e garanzia di presa in carico non solo nell’immediato, ma nella definizione di una strategia territoriale di intervento rispetto alle problematiche delle persone con autismo, che vanno saldamente supportate nell’età infantile e in tutto l’arco della loro esistenza”, conclude Amata.