Bancarotta Demoter, condannato a 6 anni Carlo Borrella

E’ giunto a sentenza il processo di primo grado sul crac Demoter, la società messinese operante nel settore degli appalti pubblici che in appena dieci anni si aggiudicò lavori per circa 60 milioni di euro.

Sedici le  condanne e 4 assoluzioni per gli imputati dell’ operazione “Buco nero” che riguarda il fallimento della Demoter spa, al cui vertice era Carlo Borella, ex presidente dell’Ance, capo del gruppo imprenditoriale di famiglia oggi condannato a sei anni. Imputati anche il padre Benito, deceduto prima della fine del processo, e la sorella Zelinda (condannata a 3 anni e 8 mesi),  il commercialista Agatino Spadaro (3 anni e 6 mesi) e gli amministratori di società destinatarie dei rami d’azienda della Demoter Patrizia Surace (3 anni e 6 mesi), Gianfranco Cucinotta (3 anni e 6 mesi) e Giuseppe Bottaro (3 anni e 8 mesi).

Due anni di reclusione anche per Biagio Grasso, il geometra ex braccio destro di Borella nel frattempo diventato testimone di giustizia, teste chiave al processo contro i Santapaola di Messina denominato Beta in cui lo stesso Borrella è stato condannato a 13 anni, per concorso esterno in associazione mafiosa avendo messo a disposizione degli interessi della famiglia dei Romeo-Santapola due imprese riconducibili alla Demoter per realizzare opere pubbliche.

Assolti da tutte le accuse il commercialista Salvatore Cacace (per “non aver commesso il fatto”), Maria Antonietta Chillè, Giuseppe Scandurra, il commercialista Benedetto Panarello.

 

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