Sandro Biviano replica: “Politici sedetevi un giorno sulla sedia a rotelle per capire!”

di Luana Spanò – Puntuale arriva la replica di Sandro Biviano, alla nota pubblicata dall’amministrazione comunale di Lipari, dopo il duro post dello stesso, dove lamentava una serie di disservizi. Secondo Biviano, affetto da una malattia genetica degenerativa, il Comune della sua isola non sta tutelando i diritti dei disabili e invita i consiglieri, assessori e sindaco a trascorrere una giornata sulla sedia a rotelle, per meglio comprendere le molteplici barriere architettoniche presenti sull’isola che si vanno ad aggiungere al mancato rinnovo del servizio del pulmino dei disabili.
«Egregi amministratori del Comune di Lipari,
devo dire che è davvero umiliante replicare al comunicato da voi diramato in risposta alle mie legittime e pubbliche lamentele e lo farò attraverso l’analisi testuale del documento, pieno di ipocrisia politica e proverò a rimanere lucido ingoiando ancora una volta, le stupide giustificazioni che ho letto. Ma sottolineo che è forse ancor peggio l’atteggiamento dei dormienti consiglieri comunali (aventi funzioni di controllo sul territorio) che sul tema non solo non hanno mai preso posizione, ma neanche si esprimono.
Nella vostra risposta alla mia lettera dite:
“Sono tante le azioni che abbiamo avviato in questi anni a favore delle persone in difficoltà o con disabilità”…..ma di cosa parlate?
Può un disabile oggi usufruire di un bagno pubblico? NO!
Può un disabile andare all’ufficio dei servizi sociali per parlare delle proprie problematiche e sbrigare documenti? No…è al secondo piano con un citofono addirittura inarrivabile in carrozzina.
Può un disabile viaggiare in aliscafo ed usufruire dei servizi igienici? NO!
Può un disabile andare all’ufficio tributi? NO!
Può un disabile andare a farsi un bagno come fanno tutti gli altri ? NO!
Può un disabile arrivare sulla spiaggia per almeno guardare il mare? NO!
Può un disabile decidere di andare a mangiarsi la pizza migliore di Lipari? NO!
Almeno sceglierla cosa comprare in un panificio con i suoi occhi? NO!
Può andare a prendersi un gelato da solo? NO!
Può un disabile prendere un autobus? NO!
Può un disabile andare a vedersi una partita di tennis? NO!
Può un disabile accede al museo della nostra isola? NO!
Può un disabile andare da solo in chiesa a pregare? NO!
Per sensibilizzare l’Amministrazione e far comprendere cosa significhi confrontarsi ogni giorno a Lipari con la discriminazione dolorosa delle barriere architettoniche e dei danni a noi provocati dal vostro modo di amministrare e farvi capire come questo limiti fortemente la libertà di tanti cittadini invito pubblicamente il Sindaco Marco Giorgianni e tutti quelli che in questi anni hanno fatto solo teatro al comune (consiglieri compresi) credendo che i disabili abbiano tutto, ad esercitare per un giorno la loro carica su una sedia a rotelle (come già avvenuto per i sindaci di altre amministrazioni comunali nel nostro paese) e provare a muoversi insieme al sottoscritto per le strade comunali.
Sono certo che questa esperienza possa essere utile a chiunque per entrare realmente in contatto con le difficoltà della nostra vita.
Vogliamo continuare? …
Ho chiesto molto tempo addietro all’assessore Tiziana De Luca di portare in consiglio il tema abbattimento barriere architettoniche per dare possibilità agli esercizi pubblici di adeguarsi a costo zero, a nessuno è interessato, quindi di cosa stiamo parlando?
Nel comunicato scrivono:
“In merito alla questione del pulmino disabili l’Assessore Tiziana De Luca ha già risposto al Comitato Eolie 20-30, spiegando i reali motivi che hanno portato al temporaneo fermo del pulmino.”
Bene! I reali motivi sono frutto della vostra incapacità politico amministrativa che non vi mette nelle condizioni di trovare €900,00 per aggiustare un pulmino, soldi che a mio avviso avreste dovuto uscire di tasca proprio in virtù di una sensibilità decantata che a mio avviso è solo sulla carta.
In questo passaggio si parla di “fermo temporaneo”, SEI MESI! E ancora oggi è fermo.
Ma come si può accettare un’affermazione del genere?
Sei mesi i disabili chiusi in casa perché chi dovrebbe tutelarci è politicamente un irresponsabile perché questa cosa mai sarebbe dovuta accadere.
Questa è l verità e non avete l’umiltà di ammetterlo e chiedere scusa a tutti i disabili a cui avete creato danni esistenziali!
Scorrendo il testo, leggo:
“in riferimento alla seconda problematica, ovvero quella legata al trasporto dei bambini disabili sia al centro di riabilitazione che in ambito scolastico, si tratta di un servizio che era ricompreso nell’ormai concluso Piano di Zona, e che è stato reinserito con nuovi fondi e andrà in gara non appena sarà approvato il bilancio”.
Ed i bambini disabili nel frattempo cosa fanno?
Avete idea di quali sono i progressi che quei bambini fanno grazie ai centri di riabilitazione e fermarsi un paio di mesi significa perdere quello che hanno fatto in un anno? NO… altrimenti avreste fatto di tutto per dare continuità al servizio, ma o non ve ne frega nulla o non sapete amministrare.
In fine mi tocca leggere che:
“l’assistenza domiciliare dei disabili gravi-gravissimi ….. è assolutamente garantita alle persone e alle famiglie coinvolte poiché è ricompreso nel contributo economico che la Regione Sicilia dal 2018 eroga mensilmente agli stessi anche per tale finalità. Il Comune di Lipari, a partire dallo stesso anno, ha comunque ritenuto di integrare con fondi propri il servizio assistenziale, con uno stanziamento aggiuntivo di 70.000 euro per consentire una maggiore ampiezza del servizio tramite OSA attraverso piani personalizzati. Tale intervento straordinario, scaturisce dunque da una precisa determinazione di questa Amministrazione, e per poter effettuare il rifinanziamento e quindi il rinnovo del progetto necessita oggi della approvazione del bilancio.”
Voglio sapere chi ha scritto questo pezzo perché ho necessità di dirgli in faccia che non ha idea di cosa ha scritto. Ignorante!!!!
Avete idea di cosa sia l’assistenza diretta e quella indiretta?
Secondo voi con il contributo regionale è possibile garantire l’assistenza h24 ad un disabile grave?
Secondo voi un disabile grave ha bisogno solo della figura dell’OSS?
Avete idea di cosa serve ad un disabile ?
A Lipari ci sono oltre 100 disabili e tra questi alcuni con patologie gravissime e scrivete che avete stanziato un contributo straordinario (ad personam) di 70 mila euro? quando vi renderete conto che è una miseria e non c’è nulla di straordinario in quel contributo se è finalizzato ad integrare il servizio pagato con i fondi regionali?
Purtroppo non vi entra in testa che il disabile ha tutto il diritto di vivere una vita normale e voi avete il dovere di creare le condizioni perché ciò avvenga.
Ho dovuto finire di leggere il vostro documento ma avrei preferito fermarmi prima perché quello che ho letto credo sia un refuso di un articolo copiato o il frutto della vostra immaginazione.
A parole è meraviglioso ascoltare con quanta convinzione si parli di fatti compiuti verso Noi disabili, ma la realtà in cui viviamo è tutt’altra perché ci ritroviamo a vivere in ristrettezze economiche e sociali, ad affrontare giornalmente sacrifici ed ingiustizie.
Abbiamo deciso di lottare per quella dignità prevista dall’art.3 della Costituzione della nostra Repubblica, una pari dignità sociale che non può essere realizzata finché non ci verranno dati i stessi diritti. Dignità calpestata e grave violazione dei principi, delle leggi e dei regolamenti che riporto alla fine di questa mia.
Avete parlato di “progettazioni sempre avviate su disposizione dell’Amministrazione e con fondi comunali sull’abbattimento delle barriere architettoniche nelle aree portuali, nelle spiagge e nel centro urbano” e dopo 9 anni di amministrazione mi parlate di “progettazioni”?
Ma quanto avete intenzione di rimanere seduti in quella sedia a progettare?
Si ritiene inaccettabile che dopo tutto questo tempo, un’Amministrazione che aveva dato grandi speranze nel cambiamento e dopo tante richieste nulla è stato fatto nell’intero Comune di Lipari per abbattere queste barriere che ancora oggi tengono noi disabili in catene. Quindi ci sentiamo il dovere di chiedere all’Amministrazione un immediato riscontro a questo ennesimo appello per conoscere quali soluzioni immediate intende prendere e comunicarle con relativo cronoprogramma. Per facilitare il compito il sottoscritto mette a disposizione la sua massima disponibilità per trovare soluzioni condivise e rapide affinché questa situazione gravissima, non venga risolta dall’Autorità giudiziaria con la richiesta dei danni esistenziali causati a tutta la popolazione disabile su sedie a ruote.
Siccome sono convinto che siete in buona fede e che il vostro limite, non dipende da ciò che fate ma da come lo fate, credo abbiate bisogno di capire meglio la disabilità, soprattutto ora che avete sospeso qualsiasi attività aspettando il bilancio come se le problematiche della disabilità si congelassero nel frattempo.
Vi ho parlato solo di disabilità ma posso discutere serenamente di altri temi da voi mai trattati .
Assurdo…ci vediamo al comune!
RIFERIMENTI DI LEGGE E DEFINIZIONE DEI TERMINI
– la Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili riconosce che la discriminazione contro
qualsiasi persona sulla base della disabilità costituisce una violazione della dignità e del valore della persona umana; in particolare l’Articolo 9 sancisce la necessità di misure appropriate per assicurare alle persone con disabilità, su base di eguaglianza con gli altri, l’accesso all’ambiente fisico e ai trasporti; l’articolo 19 il diritto alla vita indipendente ed inclusione nella Comunità, l’articolo 30 il diritto alla vita culturale, e gli articoli 5 e 7 il diritto all’uguaglianza e non discriminazione;
– il termine “barriera architettonica” è stato notevolmente ampliato giungendo a definirlo come: gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea; gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti; la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi;
– il Decreto Ministero dei Lavori Pubblici 14 giugno 1989, n. 236 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche” è il regolamento di attuazione della legge 13/89 e .rappresenta un radicale cambiamento rispetto alle norme precedenti in quanto vengono fomite delle nuove definizioni e indicazioni progettuali anche di tipo prestazionale che modificano la filosofia degli obblighi per il superamento delle barriere architettoniche;
– la legge n. 104/92 e ss.mm.ii. rende obbligatorio l’adeguamento degli edifici per qualsiasi tipologia di intervento anche se relativo a singole parti e stabilisce l’obbligo di estendere il “Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche”, introdotto dalla Legge 41/86, all’accessibilità urbana;
– il Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992 n. 495 -“Regolamento esecuzione e di attuazione del D.Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada”, prevede all’art. 381 che gli Enti proprietari delle strade devono allestire e mantenere funzionali ed efficienti tutte le strutture per consentire ed agevolare la mobilità delle persone invalide;
– il Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, al Capo III del Titolo IV Parte Il riporta le “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, pubblici e privati aperti al pubblico”;
– il Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 introduce il “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” e rimanda alla normativa vigente per l’accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche;
– il Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503 “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici».

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