di Luana Spanò – Sandro Biviano simbolo di molte lotte per il diritto alla salute, conosciuto per le sue proteste davanti a Montecitorio, ma anche per il nosocomio eoliano; questa volta punta al Comune di Lipari e decide di rivolgersi al sindaco Marco Giorgianni e all’assessore Tiziana De Luca: “Avrei preferito non dover scrivere queste parole, ma sono costretto e obbligato dopo mesi di lotta all’interno delle istituzioni.
Premetto che mentre il sottoscritto ha presieduto l’assessorato alla Sanità a Palermo per oltre un mese per far valere i nostri diritti per l’ospedale di Lipari, hanno dimenticato di rinnovare il servizio del pulmino dei disabili e per coprire questa grave mancanza hanno riferito che il pulmino aveva bisogno di manutenzione.
Con la scusa del guasto meccanico lo hanno lasciato li e hanno letteralmente lasciato un servizio essenziale scoperto per mesi.
Grazie al Comitato Eolie 20-30, di cui ne sono un componente, siamo riusciti a far pressione affinché il Comune pagasse 900 euro di intervento e grazie all’Associazione ANICI, che si è resa disponibile a portare avanti il servizio con l’aiuto anche di qualche sponsor, si spera che il pulmino a breve possa ripartire.
Ma vi è di più, perché mi è stato riferito che da quasi un anno il servizio dell’associazione che portava i bambini disabili al centro riabilitazione ed a scuola, è stato sospeso per mancanza fondi.
Pensate che sia finita così? Nooo!
I nostri amministratori hanno deciso di superarsi per negligenza e sospendono, sempre per carenza di fondi, l’assistenza ai malati gravi-gravissimi lasciandoli al proprio destino.
Alle volte mi chiedo perché questa gente che professa sensibilità in ogni circostanza, quando si palesa il fallimento gestionale del loro modo di amministrare, dato che sono pagati da noi per amministrare bene, non prende una parte dei loro compensi e riparano ai danni e i disagi creati?
Perché devono essere sempre le categorie più fragili a pagare?
Trattati come figli di un Dio minore.
Purtroppo questo disservizio è quasi totale e colpisce tutte le categorie più fragili.
Quando uno come me arriva a protestare, occupare sedi istituzionali o incatenarsi non è perché è una persona disperata, ma determinata e perché da mesi denuncia tutto ed in tutte le forme più educate per risolvere i problemi che affliggono la comunità ed invece fanno passare il tempo è non risolvono mai nulla.
Da sempre lotto per i diritti dei più deboli e a Lipari in particolare da luglio per non fare sospendere il servizio di assistenza domiciliare e i servizi per i disabili. Non mi arrendo perché non mi faccio abbindolare da frasi di circostanza o da pacche sulle spalle.
Avete amministrato per 10 anni ed ancora non siete in grado di prendere la sufficienza soprattutto su temi sensibili che riguardano le categorie più deboli.
Non sarò certo io a dirvi cosa fare ma spero che il vostro buon senso e la vostra dignità vi facciano riflettere e lasciare spazio a persone competenti che sicuramente non avrebbero lasciato i disabili in questo stato”.