di Luana Spanò – Le Eolie non stanno certamente vivendo le loro stagioni migliori.
Scalate sullo Stromboli fino ai 400 mt, il Covid che minaccia migliaia di imprese turistiche, Stefano Bonaccini, le battaglie per un Ospedale con personale e servizi adeguati e infine la chiusura del laghetto termale di Vulcano, richiamo per migliaia di turisti.
La “pozza dei fanghi”, così comunemente chiamata, anche quest’anno rischia di rimanere chiusa. L’anno scorso era stata posta sotto sequestrato dalla procura di Barcellona Pozzo di Gotto per alcune opere abusive, per le quali sono indagati l’amministratore della società Geoterme Gustavo Conti e il progettista Emanuele Carnevale, adesso è giunta anche un’ordinanza di demolizione con ripristino dei luoghi.
Il provvedimento del Comune di Lipari contesta la collocazione di una scogliera e la realizzazione di alcuni muretti. Mentre la giunta comunale sembrerebbe orientata a richiedere la gestione in proprio del laghetto.