La Sicilia si tinge di arancione. Per Messina non cambia sostanzialmente nulla. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le ordinanze per i cambi delle fasce di rischio: restano rosse Campania, Puglia e Valle d’Aosta, a cui si aggiunge la Sardegna. Tornano arancioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana. Nonostante alcuni dati compatibili con la zona gialla, questa fascia di rischio è esclusa per decreto fino al 30 aprile.
Altre quattro “zone rosse” in Sicilia. Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, a causa dell’aumento dei contagi del Covid-19.
Si tratta dei Comuni di Aci Catena e Adrano, in provincia di Catania; Giardini Naxos e Mistretta, in provincia di Messina.
Il provvedimento, richiesto dai rispettivi sindaci e a seguito delle relazioni delle autorità sanitarie, entrerà in vigore domenica 18 aprile, cesserà la sua efficacia mercoledì 28 aprile.
Nelle zone arancioni, a differenza che in quelle rosse, dalle 5 alle 22 ci si può muovere liberamente all’interno del comune e riaprono negozi, parrucchieri e centri estetici. Inoltre tornano a scuola anche gli alunni di seconda e terza media, mentre quelli delle superiori sono in presenza – a rotazione – per almeno il 50% e fino a un massimo del 75%. Sono permesse le visite all’interno del comune a una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno tra le 5 e le 22, in massimo 2 persone (oltre a under 14 e persone disabili o non autosufficienti)