“Siamo stati noi a chiedere la zona rossa. E’ facile in questo momento fare ricostruzioni. Intanto abbiamo il dovere di chiederci, perche’? A cosa serviva? Quale gara dovevamo vincere? Quale premio avremmo ottenuto, soprattutto nella prima fase? Se noi eravamo i primi a chiedere le misure di restrizione, se io stesso insieme all’assessore Razza abbiamo chiesto al governo nazionale due settimane di zona rossa quando tutta Italia faceva il possibile per rimanere in zona arancione. Ecco perche’ sono tranquillo, sono certo che la magistratura fara’ luce”. Cosi’ il governatore della Sicilia, Nello Musumeci a Omnibus su La 7.
“Ho letto le agenzie, inutile dire che in questi casi si resta sorpresi – ha continuato Musumeci -. Noi le zone rosse le abbiamo anticipate non nascoste: e’ storia. Ma bisogna avere rispetto per la magistratura, ho fiducia nell’assessore Ruggero Razza, se fosse responsabile da solo adotterebbe le decisioni consequenziali. Bisogna essere sereni e fiduciosi, sono convinto che la verita’ emergera’ prestissimo”. Cosi’ il governatore della Sicilia, commentando l’inchiesta che ha portato ad arresti per alterazione dei dati su tamponi e positivi trasmessi all’Iss in cui e’ coinvolto come indagato, l’assessore alla Salute Razza.