Nel 2017 sono state 647 non completate, 70% al Mezzogiorno per un valore di 2 mld: uno spreco quello delle incompiute che ora il governo Draghi vuole recuperare. “Per la prima volta da tempo, abbiamo l’occasione di aumentare la spesa in infrastrutture fisiche e digitali, nelle fonti di energia sostenibili. Le risorse di Next Generation EU si aggiungono ad ulteriori programmi europei e ai fondi per la coesione, che mettono a disposizione altri 96 miliardi per il Sud nei prossimi anni. Ma abbiamo imparato che tante risorse non portano necessariamente alla ripartenza del Mezzogiorno. Ci sono due problemi: uno nell’utilizzo dei fondi europei, l’altro nella capacita’ di completamento delle opere pubbliche”. Lo dice il premier Mario Draghi intervenendo a “SUD – Progetti per ripartire”.
“A fronte di 47,3 miliardi di euro programmati nel Fondo per lo Sviluppo e la Coesione dal 2014 al 2020, alla fine dello scorso anno erano stati spesi poco piu’ di 3 miliardi – il 6,7%. Nel 2017, in Italia erano state avviate ma non completate 647 opere pubbliche. In oltre due terzi dei casi, non si era nemmeno arrivati alla meta’. Il 70% di queste opere non completate era localizzato al Sud, per un valore di 2 miliardi”, sottolinea il premier.
“Vogliamo fermare l’allargamento del divario e dirigere” i fondi europei e di Next generation Eu “in particolare verso donne e giovani. Il nostro, il vostro successo in questo compito puo’ essere anche un passo verso il recupero della fiducia nella legalita’ e nelle istituzioni, siano esse la scuola, la sanita’ o la giustizia”. Ha ribadito il premier Mario Draghi intervenendo a “SUD – Progetti per ripartire”, l’iniziativa di ascolto e confronto promossa dal ministro Mara Carfagna.
«SUD – Progetti per ripartire», è un evento promosso dal ministro Mara Carfagna che ha lanciato anche una consultazione pubblica sul tema. «Fino al 31 marzo si svolgerà una consultazione pubblica sul sito del Ministro per il Sud. Sono già arrivate 300 proposte. Terrò conto di ogni vostra segnalazione. Siete tutte e tutti invitati a prendere parte a questo percorso», ha scritto in un tweet il ministro per il Sud e la Coesione territoriale.