“Nel mese di febbraio sono stati definiti da un decreto del Ministero dell’Interno i criteri e le modalità di gestione di importanti risorse stanziate in favore di alcuni Comuni siciliani in prima linea nell’accoglienza delle persone migranti. E’ importante ricordare che questi fondi sono stati assegnati a seguito di un emendamento al Decreto Agosto a firma mia e di alcuni senatori siciliani del MoVimento 5 Stelle, per tutelare i Comuni della nostra regione maggiormente coinvolti” In particolare, per il Comune di Messina sono stati destinati 375 mila euro per fronteggiare la regolare gestione dei flussi migratori e per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del Covid-19”, dichiara la senatrice messinese Grazia D’Angelo (M5S)
Aggiunge la consigliera comunale Cristina Cannistrà (M5S): “La palla è, quindi, passata al Comune di Messina che doveva presentare al Ministero dell’interno un piano dettagliato degli interventi entro lo scorso 28 febbraio ed un rendiconto corredato da una apposita relazione illustrativa delle risorse finanziarie utilizzate e dei risultati raggiunti entro la data del 31 luglio 2021. Proprio per avere contezza delle azioni poste in essere dall’amministrazione guidata dal sindaco De Luca, stamattina ho depositato una interrogazione per sapere quali sono state le iniziative intraprese dal Comune per beneficiare di questo importante contributo”.
Il consigliere della terza municipalità Alessandro Geraci (M5S), da sempre in prima linea per la questione relativa all’hotspot di Bisconte, aggiunge: I Fondi nazionali per i disagi causati dall’ hotspot a Messina vengano spesi per i villaggi di Bisconte e Camaro Inferiore. Non posso dimenticare che l’Hotspot di Messina era ubicato all’ex caserma Gasparro tra i villaggi di Bisconte e Camaro inferiore, che per anni (con una convivenza pacifica) hanno avuto un centro migranti a ridosso delle proprie abitazioni, vivendo nell’ultimo periodo enormi disagi, causati dalle continue fughe da parte degli ospiti della caserma mettendo in agitazione i residenti della zona. Per questo mi sembra doveroso che l’amministrazione utilizzi questo contributo proprio in questa vallata maggiormente coinvolta, che già vive un particolare disagio in quanto zona di risanamento”.