di Michele Bruno – “Non ci sono indicazioni che le vaccinazioni possano aver provocato questi eventi” ma l’Ema sta conducendo “un’analisi rigorosa sugli eventi tromboembolici”, e sta valutando “caso per caso le reazioni sospette”. Lo ha detto Emer Cooke, direttore esecutivo dell’Ema durante la conferenza stampa di oggi.
“Dobbiamo fare un’analisi scientifica approfondita per dare una risposta” sul vaccino di AstraZeneca.
“Prendiamo la situazione molto sul serio, e per questo abbiamo coinvolto esperti anche di trombosi. Ad ora noi siamo fermamente convinti che i benefici di AstraZeneca superino gli effetti collaterali e attualmente non ci sono indicazioni di correlazione” tra vaccino e incidenti, ha aggiunto Cooke.
“Fino al 10 marzo ci sono stati 30 casi” di eventi tromboembolici riportati su quasi 5 milioni di persone vaccinate con AstraZeneca, ha spiegato Cooke, precisando che si tratta di un numero inferiore agli eventi reali perché “anche nel fine settimana sono stati segnalati ulteriori casi”.
Il rapporto rischi-benefici del vaccino AstraZeneca “rimane positivo, stiamo continuando a valutare possibili eventi collaterali” e “la situazione attuale non è imprevista”.
“Quando si vaccinano milioni di persone non è raro che si abbiano reazioni avverse, il nostro ruolo è valutare che qualsiasi caso sia un reale effetto collaterale o una coincidenza”, ha poi sottolineato, aggiungendo che giovedì arriverà la valutazione dell’Ema sugli eventi tromboembolici denunciati dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca nei Paesi europei. “Assicuriamo trasparenza – ha detto Cooke – è nostra priorità garantire la sicurezza del vaccino e comunicare i risultati”.
“La fiducia nella sicurezza e nell’efficacia dei vaccini che abbiamo approvato è di fondamentale importanza. La decisione finale dell’Ema sarà data giovedì” ha precisato la direttrice dell’Agenzia europea del farmaco. “E’ prioritario arrivare ad una conclusione chiara per capire se ci sono nessi” tra vaccinazioni ed eventi tromboembolici.
Intanto un’inchiesta su alcuni lotti specifici è in corso da parte dell’Ema, ha spiegato ancora Cooke, parlando in conferenza stampa.
“Le decisioni prese a livello nazionale vengono prese nel contesto delle informazioni disponibili a livello nazionale. È una prerogativa dei Paesi agire ed è nostra responsabilità concentrarci su una valutazione scientifica” per verificare il possibile nesso causa-effetto tra le vaccinazioni e gli effetti collaterali. ha affermato Cooke. Per valutare i casi sospetti e i dati di AstraZeneca sono al lavoro “i nostri esperti e specialisti dei disturbi della coagulazione” del sangue.
Anche la Svezia ha deciso di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Lo riporta il Guardian. L’Agenzia della sanità svedese ha spiegato che si tratta di una “misura precauzionale”. Nei giorni scorsi altri Paesi europei hanno preso provvedimenti analoghi.
Anche le autorità sanitarie della Lettonia ne hanno sospeso temporaneamente l’uso, seguendo l’esempio di altri Paesi, precisando che nessun caso del genere è stato segnalato in Lettonia. “La misura sarà in vigore per un massimo di due settimane” hanno aggiunto.
Intanto da Parigi il ministro francese della Salute assicura che i francesi che si sono vaccinati con AstraZeneca “non sono in pericolo” – ha detto Veran dopo la sospensione del vaccino in diversi Paesi dell’Unione europea, tra cui la Francia, in attesa del parere dell’Agenzia Europea del Farmaco. I segnali d’allerta sul vaccino AstraZeneca “sono significativi, più per il tipo di manifestazioni cliniche e biologiche che per il numero, che resta debole rispetto al numero di persone vaccinate” ha spiegato inoltre il responsabile francese per la campagna vaccinale, Alain Fischer, intervistato da France Inter. Secondo Fischer, “è stata osservata in alcune persone l’insorgenza di trombosi con anomalie della coagulazione, che non siamo abituati a vedere nelle embolie polmonari ‘classiche’ “.
“La fiducia nei vaccini è una questione delicata, che diventa ancora più difficile da sostenere a fronte di decisioni senza coordinamento politico e non basate sui dati”, afferma il ministro della salute belga Frank Vandenbroucke, parlando alla videoconferenza dei ministri della salute europei. Il dibattito sui vaccini è in programma nel pomeriggio, ma il ministro belga ha parlato stamattina criticando “l’ondata di decisioni nazionali prese senza consultazione reciproca” sulla sospensione del vaccino AstraZeneca. “Spero che da giovedì – ha concluso Vandenbroucke – prevalga un approccio comune basato su dati condivisi”.
Il vaccino AstraZeneca è “sicuro ed estremamente efficace”. Lo ribadisce il premier britannico Boris Johnson in un suo editoriale sul Times dopo che diversi Paesi in Europa ne hanno sospeso la somministrazione. “Questo vaccino è sicuro e funziona molto bene”, assicura il leader conservatore sottolineando che è anche “relativamente facile da distribuire” e “dispensato a prezzo di costo”.
Il governo del Venezuela non autorizzerà l’utilizzazione del vaccino AstraZeneca per contrastare la pandemia da coronavirus, viste le complicazioni segnalate da persone che lo hanno utilizzato in vari Paesi d’Europa. In dichiarazioni alla tv statale Vtv, la vicepresidente esecutiva venezuelana Delcy Rodríguez, che presiede anche lo speciale comitato costituito per il controllo e la prevenzione del Covid-19, ha confermato che la decisione è stata presa dal presidente Nicolás Maduro sulla base di un rapporto redatto dagli esperti che orientano il governo nelle scelte per il programma di immunizzazione dei venezuelani.
L’Agenzia danese per i medicinali ha inviato ieri una lettera tutte le persone che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca negli ultimi 14 giorni per aumentare la consapevolezza su quali potrebbero essere i sintomi allarmanti di effetti collaterali. Lo riporta il sito dell’agenzia.
La Danimarca è stata uno dei primi Paesi europei a sospendere la somministrazione di AstraZeneca, l’11 marzo. Nella comunicazione in particolare si invitano i vaccinati a contattare il proprio medico in caso di sanguinamento della pelle o delle mucose. In caso della comparsa di lividi, eccetto che nel punto in cui è stata effettuata l’iniezione, o di piccole macchie rosse sulla pelle o sanguinamento eccessivo.
E’ normale invece, sottolinea l’agenzia danese, provare dolore o avere un arrossamento sul punto dell’iniezione, affaticamento, mal di testa, dolori muscolari e articolari, brividi e febbre. Avere sintomi simili all’influenza, si spiega, significa che il sistema immunitario sta reagendo al vaccino.
Quanto ai sintomi che possano indicare la formazione di coaguli di sangue, l’autorità danese invita a tenere d’occhio la comparsa di un “forte mal di testa, forte mal di stomaco, il raffreddamento di una gamba, dolore improvviso e inaspettato in parti del corpo, difficoltà respiratorie, paralisi di un lato del corpo. In generale si consiglia di consultare il proprio medico se i sintomi durano più di tre giorni dal vaccino.