Oggi, dopo i sit-in che i sindacati hanno messo in campo la settimana scorsa in tutta la Sicilia, è previsto l’incontro tra le tre sigle confederali e l’amministrazione regionale degli istituti penitenziari. In gioco i posti di 70 lavoratori in Sicilia.
“Ancora una volta nel sistema appalti – dichiarano Giselda Campolo e Nino Fazio della Filcams CGIL di Messina – a pagare sono i lavoratori”. La mensa è sospesa da settembre scorso e la COT, azienda che gestisce il servizio, ha avviato le procedure di licenziamento. Si sarebbe dovuto effettuare il cambio d’appalto entro il 31 dicembre, ma la Corte dei Conti non ha ancora emesso il suo sta bene.
“I controlli da parte degli organi istituzionali sono un fatto che va garantito – continua la Filcams – allo stesso modo si devono garantire i posti di lavoro e i redditi di tante famiglie già martoriate dalla pandemia e dal tessuto economico del nostro territorio”. Intanto i lavoratori hanno preso l’ultimo stipendio a settembre e il pagamento dell’ammortizzatore è fermo a novembre scorso. “Una vicenda che fa eco al quadro drammatico del sistema appalti – insistono Campolo e Fazio – fatto di ritardi degli stipendi, degli ammortizzatori e delle procedure di gara; fatto di part time minimi e redditi bassissimi; di famiglie monoreddito e di difficile tutela dei livelli occupazionali. Chiediamo tempi rapidi per la ripresa del servizio e esprimiamo solidarietà con i lavoratori che per ogni giorno di attesa subiscono pesanti danni economici”.