Polizia municipale “parallela”, l’assessore Dafne Musolino risponde alla Procura: ma i post e le dirette fb dicono altro

di Palmira Mancuso – “E’ il tempo di mettere in fila le cose” aveva detto il sindaco De Luca, mentre l’assessore Musolino reggeva il microfono durante la diretta in cui è stato reso pubblico l’invio di una nota al procuratore De Lucia da parte dell’amministrazione sul caso della polizia giudiziaria “parallela” a quella nella disponibilità della procura (composta da dodici uomini).

Replicando alla missiva del magistrato sulle attività svolte dalla polizia giudiziaria della Municipale, in cui tra le altre cose l’assessore sostiene che “la scrivente n.q. non ha alcuna conoscenza specifica delle modalità con le quali viene concretamente svolta l’attività da parte degli agenti ed ufficiali in servizio presso la sezione operativa di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale di Messina, e riferendosi alla vicenda degli sciatori che “Senza verifica dei nomi degli sciatori l’attività non è completa” (qui il testo completo).  Scrive la Musolino: “Nel ribadire che l’attività è stata svolta in totale autonomia e indipendenza dalla sezione di Pg della polizia municipale ci si limita alle superiori riflessioni che costituiscono la mera conclusione di un logico ragionamento: senza una previa verifica dei nominativi l’attività della Pg non solo non sarebbe stata completa ma avrebbe costituito espressione di una mera delazione di un sospetto o peggio di un pettegolezzo, tutte le notizie di reato, nessuna esclusa, sono state oggetto di comunicazione all’Autorità giudiziaria e ciò esclude in radice l’ipotizzabilità di qualunque secondo fine”.

Ma sull’attività della polizia giudiziaria “parallela” le date a cui fare riferimento sono precedenti anche al caso degli sciatori, sui cui “nomi” è lo stesso sindaco a continuare a sollevare dubbi sulla presenza di magistrati, secondo un disegno che lo vedrebbe vittima di oscure trame tese a delegittimarlo.

Dunque facendo un mero esercizio di memoria, basta mettere in fila alcune date e alcune dichiarazioni pubbliche che smentiscono certe smemoratezze dell’assessore. Intanto partendo dalla nascita della  “Sezione operativa di polizia giudiziaria”  parallela a quella legale “Aliquota di Polizia municipale” posta alle dirette dipendenze della Procura, istituita dalla delibera di Giunta 435 del 28 giugno del 2019.

Ben prima della Pandemia, erano infatti numerosi i “blitz” di cui sindaco e assessore hanno reso pubbliche foto e obiettivi, in clima che anche all’epoca aveva suscitato reazioni ed esposti come quello seguito alle operazioni contro la prostituzione. 

Già il 14 settembre 2019 sulla pagina del sindaco compare una foto con parole chiare dove si parla di “pianificazione” con l’assessore Musolino: “Scovato stanotte un bel giro di prostituzione!Piazza del Popolo Messina! Uno dei risultati della pianificazione concordata con l’assessore mediante il nostro corpo di polizia municipale. Due donne e un trans! Trovato anche l’elenco degli incassi! Profilattici in quantità industriale! Ma quanto guadagnano???”.

Ancora un blitz con tanto di foto a corredo (nonostante adesso si dica che esponenti politici dell’amministrazione non seguissero i vigili urbani) è datato 12 ottobre 2019 in cui il sindaco elenca: Sanzioni per oltre 6 mila euro; casa di appuntamenti distrutta; autoveicoli sequestrati; discoteca chiusa.  E’ il sindaco a fare l’elenco dei partecipanti:  “i Responsabili delle Sezioni della Polizia Municipale, Commissario Giovanni Giardina, Capitano Lino La Rosa, Maggiore Crisafulli e Commissario La Mazza (da poco nominato esperto del Comune), con il Coordinamento del Sindaco e la presenza dell’Assesore Musolino che ha partecipato alle operazioni fino alla chiusura del servizio. Qui il link : https://www.facebook.com/delucasindacodimessina/posts/520818528494700

Ed ancora  il 10 novembre 2019 alle ore 10:35 il sindaco pubblicava il “resoconto di una lunga notte di controlli e sanzioni https://www.facebook.com/delucasindacodimessina/posts/542483156328237 

dove tra le altre cose scrive: “oltre 15 mila euro di sanzioni ed una proficua casa per appuntamenti smantellata con un blasonato cliente preso in flagranza di ++++ (censura ???) Ormai il venerdì e sabato abbiamo questi appuntamenti fissi! Attenzione però!
Stiamo estendono ad altre giornate della settimana ??? Intensa attività di sicurezza urbana svolta questa notte da parte della Polizia Municipale con le Sezioni Annona, Polizia Giudiziaria, Radiomobile e Viabilità. Le attività hanno riguardato i controlli anti prostituzione, scoprendo una casa di appuntamento sul viale Regina Elena dove due donne sono state identificate per esercizio della prostituzione”. Esercizio della prostituzione che in Italia non è un reato, come abbiamo provato anche noi a spiegare in un nostro editoriale, che chiudevamo scrivendo : ” La sua crociata sessuofobica non fa che alimentare pregiudizi e violenza verbale sui social: e prima o poi chi avvelena i pozzi è costretto a bere di quella stessa acqua”.

Intanto la direzione generale del Comune, come dichiarato dall’assessore, ha già avviato gli atti per una nuova denominazione dell’ufficio di polizia giudiziaria.

 

 

 

 

 

 

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