Nell’anno in cui ricorre il bicentenario della nascita di uno dei maggiori scrittori e pensatori della letteratura russa, Fëdor Dostoevskij, padre di opere magistrali quali “I Demoni”, “Delitto e Castigo”, “I fratelli Karamazov”, per citarne solo alcuni, si terranno a Palermo un ciclo di incontri dedicati all’autore. “Dostoevskij e le donne” è il titolo della kermesse culturale curata dalla scrittrice e studiosa Antonella Nocera, autrice dei saggi “Angeli sigillati.
I bambini e la sofferenza nell’opera di F. M. Dostoevskij” (Franco Angeli editore), “Metafisica del sottosuolo” (Divergenze editore), e dalla giornalista Margherita Ingoglia.
Gli appuntamenti mensili si terranno presso la libreria Mondadori in via Mariano Stabile di Palermo e saranno trasmessi in diretta streaming sulle pagine Facebook “Fimmina che legge” e della libreria Mondadori Point.
“Le donne di Dostoevskij” sarà un appuntamento culturale mensile con l’obiettivo di approfondire le figure femminili nelle opere dell’autore e della sua vita personale. Il primo appuntamento si terrà sabato 27 febbraio alle ore 17:30 e sarà dedicato al controverso e pungente racconto de “La mite”. La discussione sarà intervallata da letture a cura di Giovanni Troìa.
Ispirato a un caso di cronaca, “La mite” è un lungo racconto pubblicato dall’autore nel 1876, nel numero di novembre del suo Diario di uno scrittore a cadenza mensile. In Italia è arrivato per la prima volta nel 1919 e, a partire dal secondo dopoguerra, è stato tradotto più volte.
E’ un lungo monologo interiore pieno di contraddizioni, che non tarda a sconvolgere il lettore e a spiazzarlo sempre di più, man mano che l’io narrante prosegue nella propria ricostruzione dei fatti. Il protagonista è un marito appena rimasto vedovo, che sostiene di avere scritto il racconto nel giorno stesso del decesso della moglie, la quale si trova ancora distesa sul tavolo prima che venga portata via per le esequie. (ANSA)