di Michele Bruno – Inizia alle 18:10 un lungo Consiglio Comunale per la discussione del Bilancio Previsionale 2021-23, con la relazione del Sindaco di Messina, Cateno De Luca.
Il Sindaco ha aperto la seduta con una critica alle pronunce recenti del Collegio dei Revisori sul Bilancio, in particolare a due pareri per l’introduzione al Bilancio di spese che impegnano Amam e Messinaservizi, e per l’approvazione delle cui spese si sono espresse due sedute di Consiglio. Il Collegio si era pronunciato sugli equilibri dei conti del Comune di Messina, definendoli “precari”.
Il Primo cittadino ha perentoriamente affermato “questo non lo accetto, è un’affermazione che non può essere giustificata. In un momento di pandemia i trasferimenti di fondi nazionali e non, saltano per tutti i Comuni. Non soltanto per Messina”.
E nel merito di detti servizi, che il Sindaco ha voluto, con propria delibera, che venissero approvati in Consiglio, il Sindaco contesta la definizione di servizi aggiuntivi, non essenziali.
“Come si può dire che i servizi per la pulizia di tombini e caditoie non siano essenziali? La spesa aggiuntiva che l’Amministrazione ha previsto in 8 milioni e mezzo di euro non pregiudica i conti del Comune”.
E ancora “Tutte le previsioni del Piano di Riequilibrio sono state rispettate. L’Ente non ha ridotto nessun servizio, ma li ha ampliati. Abbiamo pagato i debiti, siamo in situazione di solidità contabile. Questa da parte del Collegio mi sembra un’invasione di campo. Il Collegio dei revisori ha un ruolo tecnico, non può assumersi una posizione politica. I numeri sono gli stessi per i tecnici e i politici, non è possibile interpretare”.
La risposta del Presidente dei Revisori dei Conti Tumminello è stata esaustiva ed illuminante:
“A volte penso di vivere in un altro mondo rispetto a quanto accade a Messina. In altri
posti non ho mai avuto le stesse difficoltà. Facciamo fatica a farci capire dalla politica e a fare il nostro lavoro. C’è una vera e propria distanza tra politica e tecnici. Noi revisori non facciamo politica. Mi chiedo come è possibile, aver approvato un Piano di riequilibrio, se gli equilibri contabili del Comune di Messina non sono precari? Eppure lei sta dicendo che i conti del Comune non erano deficitari. Evidentemente non è così.”
Va avanti poi Tumminello “Il Comune fa bene a voler aggiungere dei servizi importanti per i cittadini, noi no entriamo nel merito delle scelte politiche. Però il Comune non deve tirare per la giacchetta il collegio. 8 milioni e mezzo di euro sono una cifra importante prevista per questi servizi aggiuntivi. La definizione di servizi essenziali o aggiuntivi la fa il Ministero, elencandoli, non noi. Ma noi abbiamo tenuto a precisare che oltre a questi dobbiamo garantire anche i servizi precedentemente erogati, soprattutto vista la pandemia, che rende tutto incerto. Sindaco lei voleva destinare a questi capitoli anche 2, 3 milioni in più. Io le consigliai di ridurre”.
E conclude la risposta la Sindaco “Gli equilibri sono precari per tutti i Comuni e per le casse dello Stato italiano, a maggior ragione vista questa congiuntura e sfido chiunque ad azzeccare le previsioni future. Entrate e uscite saranno incerte a causa della pandemia“.
Il Consigliere Piero La Tona espone invece una serie di questioni tecniche contabili ai revisori, considerandole di una certa importanza per comprendere la sostenibilità dei debiti del Comune, come ad esempio se il fatto che il disavanzo tecnico è negativo la pregiudichi nonostante lo stesso Collegio ritenga ci sia stato un miglioramento rispetto gli anni scorsi; se i recuperi stimati a Bilancio per la situazione dell’evasione tributaria siano attendibili, attestate a circa 1 milione, stante la situazione pandemica che si sta vivendo.
“Sono somme che derivano da impegni che si prevedono, o sono entrate certe? – afferma La Tona – Siccome noi siamo asini e si sa, gli asini hanno la testa dura vorremmo capire… le previsioni di entrata sono state aumentate e le uscite ridotte? E’ attendibile questo bilancio?”
“Ci sono anche altre voci rispetto a quelle di La Tona che non sono facili da prevedere a causa della pandemia. – ha risposto il Presidente – Abbiamo concluso con un parere complessivo favorevole, nonostante tutto, ma rimangono delle criticità. Il Bilancio è stato impinguato più con riduzioni di uscite che con entrate. E’ vero, le spese di questo Bilancio sono sottostimate e le entrate abbastanza ottimistiche, ma ci sono i margini per mantenere gli equilibri nei limiti. Se così non fosse non avremmo dato esito positivo. Però occorrerà monitorare queste spese ed eventualmente apporre variazioni in Bilancio“.
Salvatore Sorbello, consigliere di OraMessina ha chiesto : “è stato necessario inserire i ristori per le categorie colpite dal Covid in questo previsionale? Perché non si è fatta una delibera di Giunta apposita? I ristori non potevano essere esitati d’urgenza, per non dover aspettare di approvare l’intero previsionale?”.
Il Ragioniere Cama ha spiegato che “ogni somma erogata passa dalla programmazione. Teoricamente una delibera a parte poteva essere fatta, ma le somme devono essere iscritte nei conti come le altre. Si doveva fare prima però, ora non possono più essere messe a parte”.
Il Sindaco ha allora espresso la sua lunga relazione introduttiva del Bilancio, che può essere sintetizzata così:
“Siamo tra i primi in Italia ad esitare il bilancio e i primi ad approvare gli aiuti per le categorie colpite dal Covid. Il Bilancio non è perfetto, è vero, ma non perché non veritiero. Noi abbiamo fatto tutto quello che era da fare, iniziato molti progetti, come quello sperimentale avviato sulla banca dati per il monitoraggio. Il monitoraggio di cui parla il Presidente lo facciamo già, persino delle partecipate, per questo possiamo rafforzare i servizi offerti. Siamo i primi a riscattare i fondi di Pon metro e Masterplan. Daremo 25 milioni di ristori tra esenzioni e contributi. Nessun Comune lo ha previsto“.
“Non ci sono spostamenti di bilancio poco puliti. – aggiunge De Luca – Il bilancio è asciutto e trova tutte le coperture alle spese necessarie per consolidare i conti e per la Comunità”.
La seduta si conclude con la presentazione di 13 emendamenti a Bilancio, tra cui 4 dell’Amministrazione, e viene aggiornata a nuova discussione.